Settimana ciclistica che vede il sole come protagonista e che incide negativamente come sempre sulle prestazioni. Dopo la cotta di venerdì ecco che mi ritrovo sabato con un capillare rotto all'occhio sx e una sensazione generale di affaticamento causa caldo e sudata colossale. Fortunatamente basta un giorno di riposo e poi un'uscita col fresco del mattino causa temporale notturno, per rimettere le cose a posto e regalare buone sensazioni con un bel PR sulla Sottomoscal - Incaffi. Causa caldo cambierò i miei impegni settimanali eliminando l'uscita del venerdì alle 12 e sostituendola con uscite aggiuntive dopo le 1700.
Mercoledì 8 luglio
Uscita post lavoro dopo due giorni passati a subire un forte attacco di cervicalgia che oltre al dolore mi fa passare due notti quasi in bianco. Stempero con forti antidolorifici e questa mattina sono frastornato ma idoneo.
Infilo l'uscita con obiettivo far girare le gambe e alla fine, come spesso mi succede in questi casi, mi sento meglio che alla partenza. Temperature calde ma non esagerate, vento contrario all'andata.
Chiudo con 55 km e 270 mt+
Venerdì 10 luglio
Uscita bdc che sulla carta doveva essere diversa e che prevedeva ben altro chilometraggio e dislivello ma il caldo mi gioca un brutto scherzo. Quando vedo che la differenza di caldo ed afa è minima tra i 33° della partenza a Verona ed i 30° ai 1000 mt di San Francesco ...capisco che forse è il caso di smettere di sudare e soffrire... quindi taglio il giro.
La Pissarotta regala all'ombra 27° ma appena si esce al sole sono dolori. Sudo come mai quest'anno e direi che si può anche mollare quando non è giornata, tanto più che le gambe parevano inchiodate. Sarà per un'altra volta
Chiudo con 67 km e 1190 mt+
Domenica 12 luglio
Uscita bdc che è un compitino portato via con la sufficienza, con gambe che lavorano ma senza esagerare, figlie di una settimana che termina con poca lode. Oggi due accelerate (Torri Bivio e Sottomoscal- Incaffi) per vedere la gambe come stavano.
La crisi di caldo subita venerdì lascia in eredità la rottura di un capillare dell'occhio sx che testimonia che le brutte sensazioni percepite non erano frutto di immaginazione. Comunque oggi mi sembra di aver ripreso il timone in mano, riportando la rotta nella giusta direzione.
La crisi di caldo subita venerdì lascia in eredità la rottura di un capillare dell'occhio sx che testimonia che le brutte sensazioni percepite non erano frutto di immaginazione. Comunque oggi mi sembra di aver ripreso il timone in mano, riportando la rotta nella giusta direzione.
Chiudo con 100 km e 812 mt+
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