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venerdì 9 ottobre 2015

Back in action with my new mtb (9/10, 2015)

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E venne il giorno del rientro sui pedali dopo esattamente 39 giorni. 
Nemmeno tanti giorni, tenuto conto che per un po ho avuto il timore fosse qualcosa di serio.
Poi alla fine, una banale infiammazione che, per essere curata e risolta bene, necessitava di prendersi il tempo per far riposare il ginocchio.
In teoria sarei potuto tornare sui pedali già dalla settimana scorsa ma ho preferito, per precauzione, allungare di un'altra settimana.
Era da lunedì che mordevo il freno, mi sentivo bene e con voglia di pedalare.
In teoria sarebbe dovuto essere bdc ma quando hai da un mese la mtb nuova e non ci sei ancora salito su, direi che la scelta è obbligata.
Oggi pomeriggio quindi doppio test: ginocchio e mountain bike nuova.

La mountain bike già l'avete vista ad inizio post e inizio a parlarvi di lei, poi del ginocchio e del giro.
Trattasi della Canyon modello Nerve nella configurazione 9.9. SL 2015.
Tipo:  Full
Misura ruote: 29"
Telaio: alluminio
Uso: Marathon/Trail/AM
Peso: 12,1 kg
Forcella: Fox 32 Float 29 CTD Adjust Fit Factory Kashima (escursione 110 mm)
Ammortizzatore posteriore: Fox Float CTD Remote Factory Kashima BV (escursione 110 mm)
Cambio posteriore: Sram X0 Type 2
Deragliatore centrale: Sram X0
Corone: 22/36
Pignoni: 11/36
Leve del cambio: Sram X0
Freni: Sram Guide RS
Reggisella: Rockshox Reverb Stealth 125 mm
La scelta della nuova mtb non è stata facile, le candidate erano diverse ma non tantissime, tenuto conto che volevo una trail bike, segmento di cui ho scritto recentemente un post.
Originariamente ero partito con il volere una mtb in carbonio, visto che la Blast mi aveva dato grandi soddisfazioni e visto che il mio rapporto con l'alluminio in una full (Specialized S-Works Epic) del 2004 non era stato entusiasmante anche se poi ripetuto con maggiori fortune nell'Olympia Brave, però troppo pesante.

Poi leggendo, parlando con qualche esperto e provando nuovi telai in alluminio, mi hanno convinto a cambiare idea e investire il risparmio derivante dalla differenza di prezzo, in componenti di alta gamma.
Non vi sto a tediare su marche e modelli ma per ultimo scelgo la Canyon che aveva diversi modelli interessanti, a parità di configurazione/componenti con altre marche.
Poi arriva la Fiera di Friedrichshafen, i prezzi diminuiscono (nel caso della Nerve 9.9 SL di 400 euro, dai 3000 e spiccioli iniziali), le taglie cominciano a sparire ed io prendo la decisione di acquistarla.
Scelta saggia perché poche settimane dopo risulta esaurita.

Una delle caratteristiche delle Trail bike rispetto alle Xc Marathon è l'angolo sterzo.
Quello della Nerve è di 70° (avevo erroneamente letto tempo fa fosse di 69,5)
Senza addentrarci troppo nei numeri, il dato fa capire che non stiamo parlando di una mtb AM pura (sotto i 69° e che predilige la discesa ma non è un Enduro), nè di un Enduro (che ha mediamente valori attorno ai 66°) ne tanto meno di una Xc/Marathon (superiore a 70°).
Non tutte le trail bike hanno il medesimo angolo sterzo, che varia a seconda della predisposizione del mezzo.
La mtb aveva come sella la Fizik Tundra ma decido di mettere la Sella Italia che ho spostato dalla Blast e acquisto e monto un fotonico reggisella telescopico Rock Shox Reverb Stealth con escursione 125 mm.

Dei pedali ho già parlato nel precedente post.
Sposto il comando remoto dell'ammo da sx a dx, monto il comando dx remoto del reggisella sulla sx e rovesciato, in maniera di proteggerlo da eventuali cadute.
Latticizzo le coperture, di cui parlerò più avanti
La posizione in sella è centrale ma sono leggermente disteso, meno che nella Blast  ma più che nella Cannondale Scalpel recentemente usata.
La sensazione immediata è molto positiva.
L'ammo posteriore ha tre posizioni e la differenza tra le varie posizioni si sente.

Il comando remoto è comodissimo e fai tutto col pollice senza dover lasciare il manubrio.

Per adesso non ho variato i valori di rebound impostati.
La forcella (settata da Canyon a 110 mm di escursione) è, insieme ai cerchi, il componente che più mi ha impressionato.

Se penso alle forcelle finora avute mi rendo conto di essere su altro pianeta.



Il settaggio Trail  (con 3 settaggi interni con ghiera per impostare un lavoro morbido, medio o duro) è comodissimo ed è ottimale per buona parte del giro.
In Climb è molto ferma e in Descent...è una macchina da guerra!




Per quanto riguarda i cerchi, ossia i Crossmax SL...non ho parole.
Leggeri, cambio di direzione immediata, sembra di essere sui binari.
Ero rimasto impressionato dai cerchi montati sulla Blast, i Crossmax ST, ma devo dire che questi sono ancora meglio.
Nota dolente le coperture che strappano un 6+.
Il Continental Mountain King II Racesport 2.2 sull'anteriore, non è male ma è sopratutto il Continental X-King Racesport 2.2 sul posteriore che non mi convince in quanto è più per uso Xc/Marathon che Trail/AM e si sente, leggero e veloce...ma io non devo fare gare.
Ciò che si guadagna in leggerezza non serve per la destinazione d'uso della mia mtb.
La leggerezza  fa si che sia molto poroso, ci vuole tempo affinché il lattice completi il suo lavoro.
E' destinao ad essere sostituito in primavera, quando ricomincerò le escursioni impegnative e dove c'è bisogno di un pneumatico un pelo più pesante ma più affidabile in termini di conduzione, oltre che più resistente.
Fino ad allora me lo farò bastare, a meno di offerte vantaggiose trovate in rete che me lo faranno sostituire prima.

L'altezza del movimento centrale è come per tutte le Trail leggermente maggiore rispetto alle Xc e l'ho apprezzato in alcuni passaggi.
Larghezza manubrio 720 mm, 2 cm in più che nella Blast, ma ci sta tutto e risulta ottimale.
Due parole sui rapporti, gruppo e freni.
Come rapporti avrei voluto prendere il 38/24 ma erano presenti nel modello di gamma inferiore montata Shimano XT.
Ho preso quindi il modello 9.9. SL che montava l' XO con il 36/22,  tenuto conto che l'X0  è superiore e che devo necessariamente pedalare un filo più agile rispetto a prima.

Pacco pignoni 11/36...praticamente salgo sui muri.
Tornerà tutto utile nei muri finali delle lunghe escursioni e dei raid.
Lato freni non posso che dire che mi sembra di avere i freni di una moto.

Saranno i quattro pistoncini, sarà la frenata pastosa e potente e molto modulabile, ma i freni sono veramente impressionanti.
Concludo con il peso, che vede i suoi 12,1 kg  iniziali passare a 13 kg circa con latticizzazione, pedali e reggisella.
E il mio ginocchio?
Dovevo fare pianura ma ho aspettato una settimana per fare collina. 
Pedalata agile sin dall'inizio e ho fatto un paio di denti con rapporto più duro verso fine giro, con la gamba calda.
Morale, nessun problema, nessun dolore, nessuna sensazione negativa. 
Mi sentivo come se avessi potuto fare un marathon. 
Inizio giro con bpm leggermente alti (i 39 gg di stop) poi è saltato fuori il fieno in cascina messo da parte finora. Non è che 39 giorni di stop abbiano mandato in malora quanto fatto finora.
Mi prenderò tutto il mese prima di ricominciare a pedalare qualcosa di più impegnativo.
Il giro mi ha visto pedalare sulla dorsale di Montorio.
Di seguito mappa

profilo altimetrico

e dati cardio 

tanto per la statistica e ricominciare a parlare di attività fisica e non di ginocchio.
See ya!

4 commenti:

  1. Io i continental li latticizzo con il Mariposa, sigillano tutto anche le micro perdite, effetto champagne dai lati della gomma se la metti nell'acqua. Li trovo anche resistenti, quest'anno zero forature con X King davanti e King dietro. Ciao e Buon divertimento con il nuovo mezzo, Anonimo Turnover

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    Risposte
    1. Ciao Anonimo, grazie del consiglio. Il Mariposa come lattice non l'ho ancora provato, vorrà dire che lo utilizzerò.
      Ora sto utilizzando lo Stan's e finora mi sono trovato bene.
      Comunque problema risolto con la seconda uscita, il rotolamento e la nuova gonfiata hanno espanso bene il lattice.
      Un saluto e buona mtb

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