La guida sulla front deve essere sempre molto attiva. Le gambe vengono per forza di cose utilizzate come ammortizzatori, le caviglie in particolare faranno un lavorone di assorbimento dei piccoli urti paragonabile al lavoro fatto dalle full con il loro ammortizzatore. Inoltre mentre si guida con una front dobbiamo sempre valutare cosa stiamo andando ad impattare e in che condizione. Se davanti a noi si presenta una pietra alta 50 cm e noi la vogliamo superare sappiamo che i nostri piedi dovranno alzarsi di 50cm dalla posizione nella quale sono prima di impattare l’ostacolo. Questo nelle full non vale (se ho 200 di escursione e la uso tutta i piedi si sollevano di soli 30cm per esempio). Con la front dobbiamo in pratica sempre valutare la linea migliore per passare, normalmente la più pulita. Le traiettorie sono quindi forzate dal terreno.
Con la front inoltre diventa importantissimo riuscire a sfruttare a proprio vantaggio gli avvallamenti e le compressioni che il terreno offre. Potendo trasferire tutta la potenza dalle gambe alla ruota la front schizza letteralmente via se noi “pompiamo” il terreno in modo giusto. Non è un caso che in pump track o dirt o 4x si utilizzino front. In questi sport la propulsione avviene in gran parte per sfruttamento del terreno, solo in minima parte grazie alla pedalata. Oltre ad essere una palestra fantastica per qualunque tipo di disciplina della mtb, questo ci fa capire quanto possa essere importante saper sfruttare il terreno per prendere velocità. Con la front dobbiamo sopperire alla mancanza di assorbimento con la migliore resa su questo aspetto della guida.
La front è inoltre più immediata in questo frangente perchè mentre io spingo con le gambe sto già trasferendo tutta la potenza alla ruota (mentre con le full, come vedremo a breve, l’ammortizzatore induce una sorta di ritardo).
Le front infine sono anche molto più maneggevoli e salterine delle full e bisogna trarre giovamento anche da questo aspetto.
La solita pietra da 50 cm di cui stavamo parlando prima potrà essere saltata con facilità e con poco dispendio di energie in sella ad una front. Sarà invece più difficile arrivare a fare un bunny hop di quell’altezza con una full. Ecco che quindi con una front, anche in caso di ostacoli grossi, possiamo trarre giovamento dal mezzo riuscendo ad evitarli invece che impattarci come faremmo con una full.
Per questo motivo personalmente su sentieri trialistici tipo di montagna ecc con velocità molto basse trovo che la front possa dare del gran filo da torcere alle full, o che comunque non ci sia questa gran differenza.
Ultimo argomento che affronto sono i salti. Considerate che chi fa dirt usa front. Su salti ben costruiti quindi l’escursione non serve (anzi è dannosa perchè disperde velocità e spinta sulle rampe). Nel riding consueto e cioè all mountain, freeride, xc ecc la front sarà molto più reattiva sul kick (cioè la rampa) permettendo di saltare la medesima distanza a velocità inferiori (perchè come detto viene trasferita più potenza dalle gambe e quindi la spinta sulla rampa risulta molto più efficace). In fase di atterraggio con le front è possibile atterrare leggermente con il posteriore senza rischiare di rompere la forcella o lo sterzo (sulle full atterrare col post significa comprimere l’ammo e conseguentemente aprire l’angolo di sterzo facendo lavorare la forcella in obliquo e sollecitando quindi enormemente la forcella stessa e tutto il nodo sterzo del telaio). In caso di salti ben fatti è comunque conveniente atterrare leggermente di anteriore come spiegato nel topic relativo.
Guidare una full non differisce completamente dal guidare una front.
Anzi potrei dire che a parte alcuni aspetti che stiamo per analizzare il
gioco è sempre lo stesso. Semplicemente guidare una full rende il
sentiero meno accidentato. Quello che intendo dire è che quando si è
alla guida di una bici con una buona escursione anche al posteriore la
traiettoria che prima consideravamo “sporca” adesso diventa “pulita”. Ho
quindi più scelta di traiettorie. Ipotizziamo di essere su una curva in
montagna… terreno accidentato e canaline. Con la front dovrò stare dove
non ci sono grosse rocce, buche o canale. Con la full potrò considerare
una linea alternativa che presenti anche qualcuno di questi ostacoli.
La bici infatti mi aiuterà ad assorbirli (aiuterà… non farà tutto lei)
rendendo più fluida e “pulita” la linea scelta.Per questo motivo anche sul dritto spesso, con full con buona
escursione, si preferisce tirare giù più dritti possibile inglobando
qualunque ostacolo, aumentando anche un po’ la velocità per essere più
stabili e far lavorare arti e sospensioni. La grossa differenza sta qui, sta cioè nella differenza di velocità
di percorrenza e nella possibilità di scegliere (di spianare) linee
accidentate e magari più redditizie. Ecco perchè prima dicevo che sul
trialistico, dove le velocità sono davvero ridotte, full e front si
possono infine equivalere. La full aiuta molto anche su salite accidentate. Questo perchè come
detto ovatta le asperità rendendo più “liscia” la salita, rendendola
quindi più scorrevole e permettendo comunque una pedalata più costante e
morbida. Un aspetto da analizzare sulla full è quello al quale ho accennato
prima sul ritardo indotto dall’ammortizzatore. Prendiamo il classico
bunny hop. Se io voglio saltare un tronco con la front mi basterà
effettuare la tecnica del bunny hop a ridosso del tronco stesso. Premesso che con la full riuscirò a hoppare meno in alto perchè parte
del salto verrà assorbito dalle sospensioni (e NO, non è possibile
sfruttare il ritorno elastico della sospensione per saltare altrimenti
significherebbe che ogni volta che, dopo un urto la sospensione si
estende nuovamente, vi scalcerebbe gambe all’aria). Con la full ho
invece una sorta di fase di preparazione. In pratica avrò bisogno di una
fase in cui mi accuccio per cercare di caricare il più possibile le
sospensioni (in modo che abbiano già assorbito dell’energia e ne
assorbano meno quando andrò a spingere con le gambe). Solo dopo aver
fatto questo potrò andare a effettuare il mio bunny hop. Questo tipo di
comportamento risulta molto evidente appunto in manovre come il bunny
hop, nelle manovre in cui cioè le gambe spingono per generare velocità. A
ben vedere (e lo vedremo man mano nei futuri articoli) proprio queste
manovre stanno alla base di una guida attiva (spinta in uscita di curva,
su avvallamenti, su ostacoli ripetuti, sul tecnico…ecc ecc). Ovviamente si tratta solo di abitudine. Chi ha entrambe le bici
(magari da poco) si sarà reso conto che passare dall’una all’atra
implica un cambiamento nelle impostazioni di guida, nelle tempistiche
con cui si compiono le azioni (come appena spiegato) ecc. Chi, come me,
invece le ha (e le usa) entrambe da tempo avrà ormai sviluppato una
sorta di adattamento istantaneo alla bici su cui si siede, come se
avesse in mente due “settaggi” per il proprio corpo, uno per la guida
delle full, uno per la guida delle front. Immagino sia cosa comune, o
comunque è ciò che succede a me dopo anni di utilizzo di entrambi i
mezzi.
Differenze tra le due bici
Trovo che dal punto di vista puramente scolastico la front la faccia
da padrone. Per prima cosa la front non permette in nessun caso di
raggiungere velocità eccessive senza controllo, cosa che le full
purtroppo invece permettono. Questo paradossalmente significa maggior
sicurezza per il principiante. Spesso galvanizzati dal non sentire
troppo sotto le ruote i neofiti dello sport si lanciano giù da discese
ecc con un certo delirio di onnipotenza. Purtroppo se uno non mette i
pesi nel modo giusto, se non ha una guida attiva ecc non ci sono
sospensioni che tengano, è destinato a perdere il controllo e cadere. Farlo su una front a velocità 10 è decisamente meglio che farlo su
una full a velocità 30 perchè il terreno è lo stesso… non è
ammortizzato. La front inoltre permette molto meno. Questo in soldoni significa che
la front non perdona gli errori, guidandola siamo quindi costretti a
imparare velocemente a guidare la bici nel modo giusto, o così o per
terra. D’altro canto la full, se usata in modo proprio, permette di
spingerci dove mai arriveremmo con la front, di raggiungere velocità
impensabili e rimanere comunque in controllo. L’importante è che la
guida risulti comunque molto attiva anche sulle full. Le sospensioni
come già detto sono un piccolo aiuto che viene dato al nostro corpo. Nel
sistema mezzo-rider però dobbiamo sempre ricordare che le sospensioni
migliori sono i nostri arti. Oltre ad essere i più efficaci sono anche
sospensioni intelligenti, capaci di leggere in anticipo il terreno,
sprigionare potenza oltre che assorbire urti ecc. Il grosso problema delle full è che proprio per questa loro maggior
facilità di utilizzo diventano armi a doppio taglio. Aiutano il rider,
che spesso, invece di andare a correggere i propri errori, si aspetta
che sia la bici a farlo per lui. Questo inevitabilmente porta a
raggiungere velocemente un limite insuperabile. Se vogliamo parlare di
escursioni consideriamo che una bici in media ha 150mm di escursione, le
gambe di un rider ne possono offrire molto più di 500mm. Se il rider si
affida alla bici continuerà a migliorare fino a trovare il limite dei
15 cm, se si affida alle gambe migliorerà fino a trovare il limite dei
50 cm (+ i 15cm della bici che comunque ci sono). Si capisce subito come
il secondo caso sia decisamente più redditizio dal punto di vista della
guida.Ho parlato poco dei salti. Dal mio punto di vista i salti sono
l’ultima cosa sui cui l’escursione davvero serve. È ovvio che, durante
l’atterraggio, avere un cuscino che assorba parte dell’urto, possa
essere davvero una manna dal cielo per schiena e gambe. É anche vero che
non è lì che veramente si vede la differenza. Con le front si può
infatti atterrare leggermente prima col posteriore come già detto, e
scaricare quindi la forza sulla forcella e conseguentemente sulle
braccia oltre che sulle gambe. Questo escamotage permette perciò di
riuscire ad assorbire anche urti di grossa intensità come possono essere
salti (costruiti male con atterraggio in piano e non in discesa per
esempio).
(Fonte: mtbforum.it)
COMMENTO: ritengo molto interessante quest'articolo. Da possessore di front (dal 1994, nella 1^ foto in action con l'attuale Cannondale Taurine) e full (dal 2004, nella 2^ foto in action con l'attuale Olympia Brave) penso di poter esprimere un parere oggettivo. I pro ed i contro tra front e full sono numerosi ma non così...abissali. La front ha dalla sua la leggerezza mentre la full ha la comodità e comunque gli ambiti in cui preferisco usarle sono diversi. Rimane però essenziale il "soramanego" (in particolare sul tecnico in discesa) senza il quale front o full a poco servono. Io sono più per la full che per la front ma la front ha delle doti che non trovo nella full. Comunque averle tutte e due permette di fare la scelta a seconda del terreno e della distanza da affrontare.
Alla prossima
COMMENTO: ritengo molto interessante quest'articolo. Da possessore di front (dal 1994, nella 1^ foto in action con l'attuale Cannondale Taurine) e full (dal 2004, nella 2^ foto in action con l'attuale Olympia Brave) penso di poter esprimere un parere oggettivo. I pro ed i contro tra front e full sono numerosi ma non così...abissali. La front ha dalla sua la leggerezza mentre la full ha la comodità e comunque gli ambiti in cui preferisco usarle sono diversi. Rimane però essenziale il "soramanego" (in particolare sul tecnico in discesa) senza il quale front o full a poco servono. Io sono più per la full che per la front ma la front ha delle doti che non trovo nella full. Comunque averle tutte e due permette di fare la scelta a seconda del terreno e della distanza da affrontare.
Alla prossima
ottimo articolo però credo si riferiscano alle full da 140 in su di escursione (cioè full da enduro/freeride). Le full da XC hanno talmente poca escursione che si guidano quasi come delle front
RispondiEliminaps: un tuo affezionato lettore :)
Concordo sul fatto che nell'ambito delle full abbiano preso più a riferimento le cosiddette trail bike e le AM piuttosto che le full che rientrano nella categoria XC-Marathon (come la mia).
EliminaSul fatto del "quasi" simili come conduzione (a parità di soraamengo) concordo, fermo restando che trattasi di mtb che restituiscono risposte diverse in certe particolari situazioni. Grazie per continuare a seguirmi ;)
Ottimo articolo, ma manca la parte dedicata ad una "rigida", ovviamente 29er ;-)
RispondiEliminaCiao Master Ganassa de Borgovenessia!!!