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martedì 7 aprile 2015

Road biking against the wind (7/4, 2015)

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Finite le vacanze di Pasqua, che mi hanno visto sabato mattina andare in Piemonte per una veloce visita parenti - sotto la pioggia - e rientrare nel primo pomeriggio di Pasquetta, ecco che mi ritaglio il mio giorno di ferie oggi mentre i colleghi si erano presi il venerdì. 
Ds a lavoro ed Erede - che rientra a scuola domani - impegnata con i compiti ed io, terminato alcune commissioni, prendo la bdc per un giro direzione lago di Garda.
Solito avvicinamento con partenza da Verona, salita delle Torricelle, diga del Chievo, Bussolengo e quindi arrivo a Lazise.
Già sul tratto di ciclabile verso Bussolengo avevo notato una brezza preoccupante oltre che una temperatura frizzante ma quando arrivo sul lago, il vento è nettamente più forte e la temperatura è sul freddino con un sole che fa fatica a scaldare.
Un momento, non sto dicendo che faceva freddo ma anche oggi ribadisco che il mio sistema di termoregolazione è bello che andato a puttane, visto che pedalo in estiva con manicotti abbassati mentre la maggiorparte dei bikers l'ho vista con manicotti e gambali ed alcuni in invernale con tanto di giubbotto.
A questo punto l'unica spiegazione è che andando in mtb in pieno inverno sono abituato al freddo mentre altri forse cominciano a pedalare la bdc in primavera.
Boh...
Da Lazise, Bardolino e giungo a Garda dove aggancio e supero una bdc in invernale piena. 

Trattasi di stradista svizzero che nel mio immaginario dovrebbe essere aduso a ben altri climi ma si vede che mi sbaglio. 
Il Guglielmo Tell di cui sopra, non risponde al saluto ma pensa bene di agganciare il vagone, al che va bene per un tot di km poi capisce che col movimento del gomito chiedevo il cambio tanto più che da Garda in poi il vento contrario aumentava in maniera esponenziale.
A furia di cambi arriviamo a Torri del Benaco ma Guglielmo cede di schianto ed io lo lascio al suo destino.
Peccato, perchè da Torri in poi devo lottare in solitaria con le folate di vento - che ho stimato sulla base delle maniche a vento attorno ai 20 km/h - il che non è il massimo per chi pedala solo.
L'idea era di arrivare a Malcesine e fare tana libera tutti ma a Castelletto di Brenzone anticipo con una sosta coca..
Dietro front e rientro a Torri dove infilo la salita di giornata che è divisa in 3 parti: 
la Torri-Albisano, 
la Albisano-San Zeno 
e la San Zeno - Monte Sisan che come sanno molti è il tratto più duro. 
Dal grafico si nota bene l' inizio e la fine delle 3 parti.

Arrivo al gpm, nel pieno della pineta, e mi dirigo con lunga discesa verso Lumini e quindi Caprino.
Sarà la volta di Affi, Ponton, Bussolengo, diga del Chievo, salita delle Torricelle e arrivo a Borgo Venezia

Chiudo con 123 km e 1151 mt+, che oggi mi sono sembrati nettamente di più causa vento.

Cardio di giornata.


See ya!

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