Finalmente si torna a temperature e meteo del periodo invernale.
Non che il caldo mi faccia schifo ma se poi le stagioni a venire risultano sballate, con un'estate che sembra primavera ed un autunno che sembra tarda estate,...beh, io sono per un ritorno alle stagioni come da memoria.
Ieri neve e temperature basse, che poi basse non sono... ma rispetto a prima sicuramente.
Ed ecco che un 0° gradi a Montorio alle 0820 di oggi sembrano polari quando invece è temperatura standard a dicembre.
Dicevo, ieri la prima neve, che io vedo scendere in mattinata sulla tratta autostradale che dalla provincia di Cuneo mi porta a Verona attraverso le province di Asti, Alessandria, Pavia, Piacenza, Cremona e Brescia. Finisce quindi ieri mattina la visita parenti in Piemonte, iniziata il 23 pomeriggio e che mi ha portato a scorrazzare tra le province di Torino e Cuneo.
In autostrada la neve rompe parecchio i marroni ma ho guidato pensando che il giorno dopo avrei poggiato le ruote grasse sulla neve.
Una serie di sms e uazzap con adesioni, rinunce e dei forse.
Fatto sta che questa mattina alle 0830 becco Matteo a Ponte Florio e poi Roby all'imbocco del Piccolo Stelvio.
Roby rientra a pedalare in gruppo in mtb dopo due anni quasi di sosta (dopo anni passati insieme sia in bdc che in mtb) a causa di una polmonite virale che lo ha tenuto fuori molti mesi e quindi di un ginocchio che all'improvviso aveva smesso di funzionare come doveva.
Andatura senza emboli ma che la neve rende sicuramente meno facile sopratutto alle 0845 del mattino.
Man mano che si sale la neve aumenta ma sono sopratutto i tratti ghiacciati a cui bisogna prestare attenzione.
Il gpm viene battezzato subito con il Monte Santa Viola e quindi approfittando della salita ci riscaldiamo per bene visto che la temperatura era di qualche grado più bassa.
Dal Piccolo Stelvio ecco che ci dirigiamo verso Gualiva
dove la pendenza e la neve ghiacciata impongono una pedalata senza errori.
Superiamo Gualiva, girando attorno alla casa da quando l'agricolo ha deciso che non si può più passare per la strada che passa davanti a casa sua.
e puntiamo verso nord.
Superiamo la Pesa di Romagnano e quindi in senso antiorario fino a tagliare verso Contrada Erbino e riagganciare lo sterrato innevato che porta verso Monte Castello.
La leggera salita, pulita in parte da un trattore in mattinata e che lascia un misto di neve dura e fango, ci permette di apprezzare alle nostre spalle il panorama verso sud, con Verona e la pianura coperte dalle nuvole mentre noi apprezziamo il sole che ha fatto capolino dai 400 mt di quota in su.
Man mano che si sale, la neve sul terreno aumenta
e una volta arrivati all'incrocio per Vallena proseguiamo per il cementone ripido.
Si sale fino ad incrociare il sentiero che porta verso la pineta e lo prendiamo di petto con le mtb che passano sulla spessa coltre di neve, che essendo fresca non impedisce troppo il rotolamento delle ruote.
Arriviamo alla pineta e la discesa sarà un goduria e ci divertiamo come al solito come buteletti.
Rientrati all'incrocio per Azzago, Matteo si accorge di aver rotto un raggio per cui decidiamo di scendere con calma via bitume e a Grezzana ci dividiamo con Roby che va a Stallavena ed io e Matteo verso Verona.
Prima però sosta al bar Olmo dove brindiamo a prosecco e vin brulè.
Chiudo l'uscita con 42 km e 800 mt circa
con un cardio che registra un bpm medio di 135.
#hastalavista
#keepintouch
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