Nel giorno della Befana è andata in scena la prima ciaspolata del 2014, in una giornata baciata dal sole e con temperature che di invernale avevano veramente poco.
La sveglia è umana (0700), l'armamentario è stato preparato ieri sera, facciamo colazione e quindi prendiamo per la Lessinia Orientale.
Sosta a Badia Calavena per acquistare 2 bomboloni alla crema (scrivente ed erede) ed 1 Puotto (Ds).
Ieri pomeriggio controllo del meteo, dei siti locali, Facebook e quindi telefonate a qualche rifugio per avere informazioni fresche sulla situazione neve.
Lo scirocco e le temperature hanno di fatto sciolto parecchia neve ma il peggio l'ha fatto la pioggia.
Per trovare neve decente occorre salire parecchio di quota e decido di puntare ad est della Lessinia.
Superiamo Giazza e quindi Rifugio Boschetto (dove alcune settimane fa parcheggiammo perchè oltre la strada era chiusa causa neve) e arriviamo al Rifugio Revolto dove parcheggiamo.
Il percorso è un classico ma merita sempre sopratutto con le condimeteo odierne eppoi sono con le mie donne quindi l'importante è che siamo tutti insieme e ci si diverta.
Superiamo la sbarra e la neve comincia ad essere più seria ma non c'è bisogno di mettere le ciaspole, si cammina bene con gli scarponi (oggi ho inaugurato i miei nuovi Kayland).
Tempo di salire e cominciamo ad alleggerirci, le temperature sono alte ed il sole è caldo.
E' presto ma ci sono altri ciaspolatori mentre i sci alpinisti saliti molto presto cominciano a scendere in senso contrario.
Al Rifugio Pertica sosta per il panorama ad ovest.
Altri scorci meritano la sosta foto o la sosta volante per ammirarli, la natura è sempre bella.
Dopo la galleria mettiamo le ciaspole e proseguiamo verso il Gpm
Erede quando iniziano questi tratti si esalta e tende ad accelerare e si dirige verso il Rifugio Scalorbi, chiuso durante l'inverno.
Decidiamo di fermarci per bere il the dal thermos e alzando gli occhi in alto verso ovest osserviamo il Rifugio Fraccaroli e qualche sci alpinista che scende dai suoi versanti
Ci dirigiamo verso est e tra le nuvole in lontananza si vede Recoaro
Quindi in direzione della chiesetta
la superiamo e facciamo un giro largo su una neve che merita di essere calpestata dalle nostre ciaspole
Si riprende successivamente la strada dell'andata e al Rifugio Pertica sosta pranzo con 3 bei piatti di bigoli ai funghi.
Tempo di uscire e le nuvole basse hanno preso il sopravvento, il sole è sparito, il paesaggio è diverso.
Ci incamminiamo oramai senza più ciaspole e senza più essere baciati dal sole
ma la sensazione di benessere non scompare col sole
anzi, il paesaggio assume nuove forme ed emoziona comunque
Alla fine sono 12 km scarsi x 555 mt+.
Keep in touch!
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