"Non abbiamo alcun modo sicuro, come forse il silenzio, per esprimere i nostri pensieri"
(de Gourmont).
Non ho molta voglia di scrivere, sono stanco e con poca voglia di spendere troppe parole che rischiano di diventare un inutile rumore di fondo, incomprensibile per chi con capisce, non sa, oppure preferisce non capire o sapere.
Gandhi diceva "Il rumore non può imporsi sul rumore. Il silenzio sì."
Finisce così il mio 3° anno dietro le quinte, cioè da quando il nuovo C.O. ha preso in mano una Legend altrimenti destinata a rimanere solo un ricordo.
Si chiude la Legend nell'anno del mio mezzo secolo di vita.
Lo spartiacque tra il prima e il dopo per molte cose.
Di questa Legend Classic (sabato) voglio ricordarmi il panorama a 360° che ho visto dal gpm del Monte Tomba (1766 mt),
quando con il Poltro alle 0800 siamo andati a montare la struttura e attorno a noi si apriva un panorama stupendo con a sud-ovest il Lago di Garda, a nord-ovest l'Adamello,
a nord il monte Zugna, a nord-est Cima Carega.
La domenica (Legend Enduro) l'ho passata dalla mattina al pomeriggio con gli enduristi (una cinquantina) impegnati in spettacolari e belle discese della nostra Lessinia.
Di questa giornata voglio ricordare l'unica donna, una trentina, che ha dato paga a tanti maschietti passando, anzi volando, là dove molti hanno rallentato o messo il piede a terra.
Un saluto ed un grazie a tutti coloro che si sono adoperati a qualunque titolo o in qualunque modo affinché l'aquila potesse, ancora una volta, volare alta nel cielo della Lessinia.
Bravo Andrea.
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