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mercoledì 19 giugno 2013

Raid "Uanz" (14-16/6, 2013). Il racconto: 3^ tappa

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PREMESSA 3^ TAPPA 

Il percorso della 3^ tappa è stato quello più difficile da disegnare. Per passare dal Battisti alla Lessinia ci sono solo due vie per mtb che ritengo quasi umane. Una è quella che passa dalla Valle dei Ronchi e l'altra passando dal Passo della Lora. Per questa volta si tratterà di passare dalla Lora ma la prossima volta passerò a nord, per cambiare...
LA 3^ TAPPA 


Dal Rifugio Battisti a Passo della Lora 
Arriva la mattina del 3° ed ultimo giorno. Colazione, foto ricordo con Marco, carichiamo le mtb e ci apprestiamo a salire al Passo 3 Croci o se preferite Passo della Lora. 

Poche decine di metri e l'aderenza viene meno, si tratta di spingere e arrivare in cima, sapendo che abbiamo detto al Poltro che saremmo stati al Passo attorno alle 0900. A 3/4 della salita lo intravediamo che ci aspetta in cima, visibile e riconoscibile dal suo antipioggia fluo. 

Arriviamo in cima alle 0900 (partiti alle 0740) , campioni di "regolarità" come dice Andrea, in quanto per tutta la durata del raid siamo stati regolari nel passo e nei tempi pianificati. Arrivati in cima, barretta, acqua e ciacole.

Da Passo della Lora a Passo Plische, Rifugio Scalorbi e Passo Pertica
Ma la salita non è finita, occorre ancora spingere la mtb, questa volta dal Passo della Lora al Passo Plische. Non è semplice quando sei carico, gli escursionisti che incrociamo, così come quelli sulla Lora e sul Malera ci chiedono da dove veniamo e rimangono pressoché sconvolti quando gli raccontiamo del percorso fatto da venerdì. Le nuvole basse ci fanno compagnia fino al Passo Plische dove in pratica finisce il tratto a spinta. 

Ci riposiamo qualche minuto e poi montiamo in sella fino al Rifugio Scalorbi con il Poltro che ci riprende con la sua Gopro. 
Al Rifugio Scalorbi sostiamo per una fetta di torta gentilmente offerta dal Poltro in ragione di una genuina ammirazione per la nostra piccola impresa personale. Finita la torta ripartiamo, con Luca che ci accompagna fino al Pertica ma ad un certo punto rimango attardato a causa di una sosta per il portapacchi posteriore che aveva visto il mio carico scivolare e quindi necessitava di essere risistemato mai i due bikers si fermano ad aspettarmi qualche curva piu' avanti. La dimostrazione che quando si va insieme non bisogna solo guardare davanti ma... anche se alle spalle chi ti segue è presente e nel caso fermarsi.

Al Passo Pertica Luca alias il Poltro ci lascia, era partito alle 0600 da Roverè, facendosi la Val Fraselle in salita per poter stare con noi, quindi grazie Luca.

Da Passo Pertica a Passo Malera
A questo punto si tratta di farci uno dei tratti piu' difficili, la Passo Pertica - Passo Malera. 

L'inizio è da coraggiosi perché i passaggi sono stretti e molto in pendenza, la mtb è pesante ma oramai siamo inarrestabili, non ci fermano nemmeno le cannonate. 

Quando il tratto diventa meno cattivo si può pensare di dare qualche colpo di pedale ma ostacoli e tratti assassini in salita impongono spesso il piede a terra. 

Non mancano le soste con escursionisti che ci fanno domande e mi rimane impresso uno che quando gli diciamo che veniamo dal Rifugio Battisti quasi perde...la mandibola da quanto spalanca la bocca dallo stupore! Incrociamo amici di Andrea in escursione e ci fermiamo a chiacchierare per poi proseguire fino ad arrivare al Passo Malera. 

Il tempo di sederci e berci una coca portata nello zaino dal Rifugio Scalorbi ed ecco che veniamo raggiunti da due Guardie Forestali provenienti anche loro dal Pertica. Ci chiedono da dove eravamo partiti e per un attimo abbiamo pensato a qualche problema mentre invece erano personalmente interessati.

Da Passo Malera a San Giorgio - Rifugio Podestaria
Ripartiamo, questa volta consci che oramai la parte difficile era alle spalle e che si trattava di pedalare seppure in salita. Il panorama è totalmente diverso ora e pedaliamo in direzione San Giorgio dove ci fermiamo per panozzo e coca. 

Finito il pranzo ripartiamo in salita (ma oramai per noi sembrava discesa) direzione ovest e ci fermiamo perchè il gps dopo quasi tre giorni finisce le batterie e occorre sostituirle (la Gopro invce registra 49 video sempre con la stessa batteria) 

ed una volta arrivati al Rifugio Andrea incontra altri amici (e non sarà l'ultimo incontro) e ci fermiamo per una birretta. 

Durante la sosta decidiamo il prosieguo della tappa e decidiamo di tornare indietro verso Bocca di Selva e ripercorrere al contrario una Lessinia Legend (delle tante). 

Da Rifugio Podestaria a Verona
Da Podestaria a Grietz è stato uno dei tratti piu' divertenti anche se presi dalla discesa vediamo all'ultimo momento un cancello chiuso e Andrea ,che era davanti, pianta, una frenata poderosa fermandosi a ...veramente poco. Durante il tratto Andrea incrocia anche la madre e poi, al parcheggio del Grietz... il padre! Ci fermiamo un attimo per decidere che tratto fare, tralasciando i tratti troppo in salita (la stanchezza si comincia a sentire davvero...) o troppo in pianura (altrimenti Andrea avrebbe fatto... il criceto, visto il rapporto) quindi optiamo per un Grietz - Bosco - Cerro su bitume e poi per Santa Viola e quindi proseguire per sterrati direzione Verona. E così sarà anche se in alcuni tratti non proprio veloci Andrea si mette in scia a qualche biker di passaggio. 

Arriviamo a Cerro e propongo la prima salita ma Andrea propone la seconda. Penso a quanta gamba doveva ancora avere poi si rende conto di aver sbagliato credendola... piu' dolce. Io da quel punto in poi ne approfitto per vedere quanta benzina avevo ancora nelle gambe e al grido di "non fa male" indurisco il rapporto e salgo di forza un paio di volte. Un caldo allucinante ci accoglie all'uscita di Santa Viola e le temperature dei giorni scorsi in quota sono un ricordo. 

Conduco il duo su tratti che conosco bene e quindi a seguire Casale, Gualiva, Maroni, Croce di San Vincenzo, San Felice e, come avevamo già deciso a Podestaria, ci dirigiamo per la conclusione del giro presso la Gelateria "dei Ciclisti" ovvero quella del Miglio, in Borgo Venezia. Megagelato da 4 palline a testa e foto ricordo voluta dal Miglio fronte gelateria e non manca neanche la foto al Gps che segna i km ed ed un dislivello che dice poco senza sapere il percorso fatto ma che fa comunque impressione. Al termine io e Andrea ci salutiamo, sapendo che faremo altri raid/escursioni insieme.

I dati della 3^ tappa 
- Km: 66
- Dislivello in mt: 1261
- Ore pedalate: 6 h 25'
- Ore pedalate in salita: 3 h 43'
- Altezza minima: 76 mt
- Altezza massima: 1901 mt
- Massima pendenza: 37%
- Minima pendenza: -21%
- Calorie: 5334

CONCLUSIONI SULLA 3^ TAPPA 
La terza tappa è stata dura per i tratti fatti a piedi in ragione delle pendenze e del peso da spingere ma non ci siamo mai fermati nè tanto meno abbiamo avuto cedimenti fisici nè di testa. Partire la mattina sapendo che dovrai arrivare superando 2 dorsali di montagna - non collina - mette paura. Quando dal Passo Malera ci siamo girati verso est e abbiamo visto il Plische ci siamo detti che noi eravamo partiti...ancora piu' indietro...da paura. Il terzo giorno abbiamo bevuto e mangiato meno perchè oramai ci eravamo abituati allo sforzo, nonostante le oltre 5000 calorie per tappa. 

A domani per le considerazioni finali sul raid.

2 commenti:

  1. in poche parole ti sei fatto 3 sellaronda hero filate!! :)
    bravissimi

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  2. Grazie,
    comunque la prova che con A/R da Verona possiamo
    fare giri Leggendari senza dover andare in AA ;D

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