Svanita la fase organizzativa iniziata a settembre 2011, assorbita l'adrenalina della gara, ecco che in maniera oggettiva si può analizzare la gara in oggetto. Premetto che solo chi sa come funziona una macchina organizzativa come quella della 3 Valli può capire in fondo lo sforzo personale, la passione, i sacrifici che ogni singolo membro del C.O riversa per la buona riuscita della gara. Attualmente la 3 Valli è la gara su singolo percorso con più partecipanti d'Italia, con la Dolomiti Superbike che vede più partecipanti davanti con la somma di partecipanti sui 2 percorsi ma non sul singolo. Quest'anno abbiamo avuto 2200 iscritti circa, un numero impressionante che siamo riusciti ad assorbire grazie al lavoro di ogni singolo responsabile del Comitato Organizzativo coordinato da Simone Scandola.
Non posso elencare tutte le singole attività, a premessa di una gara di poche ore, che devono essere effettuate nei mesi precedenti, ma sono decine e vengono discusse e raffinate durante le numerose riunioni del Comitato Organizzatore. Quello che vedono i partecipanti è solo la carrozzeria di una macchina che per essere messa in moto e per poter andare avanti ha bisogno di un buon motore, manutenzione, carburante e di un buon pilota. Tutti questi aspetti fanno parte di questa macchina ed io sono fiero di essere uno degli ingranaggi. Chiaramente vi possono essere frenate improvvise, sbandate, piccoli incidenti ma se lo chassis, il motore ed il pilota sono validi, la giusta strada viene ripresa in breve tempo. Andiamo a parlare del percorso e della logistica. Il percorso era stato studiato durante l'inverno con numerose piccole varianti aventi lo scopo di renderlo il più scorrevole possibile visto l'elevato numero di partecipanti. Il single track, bellissimo, nella parte alta dell'anno scorso non poteva essere più proposto in quanto nel 2011 si erano creati dei fastidiosi tappi così come il canale prima dell'attraversamento della provinciale che aveva col suo fango (improvviso...) creato non pochi problemi. Avevamo deciso di mantenere quelli che erano i tratti distintivi della gara, in particolare la salita (ultima) dei cancelli e la discesa (tecnica) del cimitero di Mezzane oltre all'obbligatorio passaggio della provinciale via sottopasso. Anche quest'anno vi sono state molte cadute di cui una molto violenta con la frattura del femore di un biker. La maggiorparte sono caduti nella parte veloce del tracciato verso Caltrano tra il 17° ed il 18° Km. Il tratto insidioso ma non difficile era stato addirittura reso più facile un paio di settimane prima prevedendo una doppia curva fra le vigne in maniera tale da obbligare a rallentare. La 3 Valli nei tratti tecnici ha messo a nudo le difficoltà tecniche di bikers che durante le loro uscite pensano solo a pedalare (salita/discesa) su tratti omogenei tipici delle vecchie strade militari o dei curati sentieri off road. Si può cadere per sfortuna ma la maggiorparte delle volte accade perchè qualcuno và oltre il proprio limite. Consiglio vivamente ai bikers di allenarsi maggiormente su tratti tecnici in discesa in maniera da acquisire più sicurezza e non aspettare di doverli affrontare in gara. Non è necessario esercitarsi sul tratto della gara, ho imparato con gli anni che se ti alleni su tratti tecnici alla fine ovunque tu vada riesci a svangarla, male che vada il colpo d'occhio ti permette di decidere di fermarti e scendere ma mai di osare oltre il proprio limite, fermo restando, ripeto, che l'errore è sempre dietro l'angolo per tutti i bikers. Ho letto e sentito di soccorsi non tempestivi e questo lo respingo con forza. L'aspetto sicurezza era curato nei minimi particolari ma è chiaro che raggiungere il singolo biker infortunato in alcuni punti non è sempre immediato sia per l'orografia del terreno sia perchè non abbiamo un paramedico ogni 100 mt ma vengono disposti sul terreno dopo uno studio che non è sicuramente improvvisato anche se qualcuno ha provato ad insinuare che la sicurezza non fosse ben disposta. A titolo di curiosità, in alto nel post, la carta (in versione ridotta e bassa risoluzione) della sicurezza elaborata da scrivente dopo un attento studio a tavolino del C.O. ed ad esclusivo uso interno .
Leggendo sui forum e sui blog ho evinto che la maggiorparte dei bikers era contenta del percorso quindi su questo lato siamo molto soddisfatti. Lato logistica credo che il nuovo polo scolastico sia stato la chiave del successo in quanto è stato possibile effettuare tutte le operazioni a poca distanza l'una dall'altra. Non vi sono state lamentele sulla parte logistica dell'evento salvo la coda fatta i alcuni momenti al pasta party. Abbiamo già discusso del problema tra noi ed abbiamo identificato delle possibili soluzioni per il prossimo anno.Infine volevo scrivere due parole sul gadget (manicotti e gambali) che hanno fatto storcere il naso a qualcuno. Il furto subito una settimana prima è stato una grossa botta e abbiamo preso la decisione di ordinare (al volo) i manicotti (purtroppo non tutti dello stesso colore).Forse potevamo attendere di consegnare in altra gara del circuito la coppia completa (manicotti-gambali) ma alla fine abbiamo deciso così e ce ne assumiamo in pieno la responsabilità. Anche questa è esperienza.
Il paese di Tregnago e la sua intera amministrazione comunale si sono messi a disposizione del C.O. per la buona riuscita della manifestazione così come i volontari che a centinaia ed in modo encomiabile ci hanno dato una mano così come testimoniato da tutti i bikers. Senza di loro non sarebbe stato possibile. Ora la 3 Valli è alle spalle ma il lavoro non è finito in quanto mi attende, come facente parte del C.O., la Lessinia Legend che da mesi abbiamo cominciato ad organizzare e che ci vedrà venerdì 30/3 sera impegnati in un'importante riunione.
Buona bici a tutti i lettori del blog.
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