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mercoledì 25 gennaio 2012

Ho comprato la (mia 1^) bici da strada...!

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Seguo il ciclismo da quando la televisione era in bianco e nero. Sulla spiaggia e nei cortili giocavo con le biglie con il volto dei grandi campioni. Era la fine degli anni 60 ed io tifavo Gianni Motta (chissà perchè, boh...) Ho sempre seguito il ciclismo e mi emoziono a pensare a Pantani e alle sue gare viste in tv. Quando vivevo in Belgio le Classiche del Nord erano un appuntamento irrinunciabile. Ma...non ho mai avuto una bici da strada (!) e quando è esploso il fenomeno "rampichino" ho aspettato qualche anno (1994) e poi ho iniziato a pedalare su una mountain bike. Ora dopo 18 anni di mtb mi "regalo" la mia primi bici da strada, una sorta di anticipo di regalo dei miei "prossimissimi" 49 anni (6 marzo). Era da almeno 1 anno che rimandavo ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento. I "momenti" arrivano sempre, come sò già che quando mollerò le gare in mtb sarà per passare alle escursioni con una all-mountain e zainetto in spalla (vero, Conte?). Come mia abitudine ho mediato tra prezzo e mezzo e quindi non ero interessato ad una "fantascentifica" Pinarello o ad un "cancello" di 2^ mano. Attendevo il...Carpe Diem. Venerdì scorso il momento è arrivato. Una serie di circostanze favorevoli mi hanno fatto incrociare la bici che aveva quanto io cercavo: 2^ mano, prezzo accessibile, carbonio, componentistica sufficente, ottime condizioni. E quindi eccomi acquistare per 750 euro questa Sunfil (marchio artigianale di Verona) in carbonio, gruppo e freni Campagnolo Veloce, ruote Campagnolo Vento. Guarnitura Compact 50*34/12*26 (che *ulo, quella che volevo). La bici è praticamente nuova, comprata ed usata solo 2 volte per un giretto. Lo so che i duri e puri (quelli che non fanno anche mtb insomma) della strada - e dimenticavo...grammomaniaci! - storceranno il naso ma a me basta ed avanza. Mi serve solo per fare fondo, km e km sul lago e sulle nostre colline e montagne, per essere più preparato sulle lunghe distanze in mtb ma sopratutto in compagnia di amici bikers. Dovrò prendere confidenza col nuovo mezzo (discesa sopratutto) e attendo quindi la primavera per cominciare a girare. 
Vi metto alcune foto che rendono bene l'idea delle condizioni del mezzo e attendo commenti e consigli, pareri e quant'altro vogliate dirmi su questa bici.
PS: avrei dovuto montare i pedali Shimano da mtb (per non cambiare scarpette, sai che palle altrimenti)...ma il destino ha voluto che l'ex-proprietario l'avesse già fatto!


4 commenti:

  1. assolutamente vero, Andrea, il nostro futuro sarà All-mountain con zainetto in spalla :-D
    Comunque, ti potrò accompagnare con la mia Verdona anche sul bitume ;-p

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  2. Ciao, io praticamente sulla bici da corsa ci sono nato, la mia infanzia, la mia adolescenza, la mia vita lo passata su una bici da ruote fine, cominciando da giovanissimo categoria g1, il mio picco e quindi il mio ritiro da gare agonistiche è stato al secondo anno di under 23, risultati?...risultati ne ho ottenuto qualcuno, qualche vittoria e piazzamento,io al contrario di te sto facendo l'opposto, ho iniziato a frequentare la mtb da circa 2 anni! Conclusione: bici da corsa= serietà, allenamento,tanti km; mtb=divertimento,gruppo,meno allenamento! Perciò diciamo che hai fatto bene, complimenti per il modello di bici!Davide T.

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  3. Bel centro Cactus credo ti divertirai anche sulle ruote fini basta scegliere i percorsi giusti e anche la bici da corsa da la stessa libertà della mtb, ti consiglio già da subito tutta le salite in Valpolicella che sono bellissime e poco trafficate, e d'estate ovviamente non farti mancare la pissarotta specie alla domenica mattina perchè è come andare al moto-mondiale. Anch'io sulla Nucleon ho il Campagnolo Veloce e non sbaglia un colpo neanche adesso che ha passato i 20.000 km
    Buone Pedalate

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  4. Grazie ragazzi dei vs commenti e consigli. 1) Conte: primi di marzo sarà il caso che cominciamo a bitumare in previsione marathon mtb; 2) Davide: che in mtb uno faccia meno allenamento non credo. Gli stradisti passati alla mtb mi parlano di una fatica maggiore in mtb che in bdc. Dipende dal'intensità, lunghezza e difficoltà tecniche del percorso. Il comun denominatore credo che per entrambi sia...il divertimento; 3) Anonimo: effettivamente ho già la lista di salite della Valpolicella bella pronta e Roby impaziente di incrociare come me uscite mtb con uscite in bdc. Sono curioso di fare la Pissarotta con la bdc. Ma il clou sarà fare lo stesso giro del 25 giugno 2011 (120 km e 2820 mt di dislivello con l'assalto alla Sdruzzinà) questa volta in bdc e non in mtb. Un saluto ;)

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