Oggi era prevista la 1^ giornata con gli sci stretti. Dopo 9 anni riprendo gli sci stretti conscio che il problema non saranno nè le gambe nè il fiato ma il gesto tecnico arruginito del mio skating che già sò alla partenza sarà quello che mi farà tribolare. Ma partiamo dall'inizio. Mi sveglio alle 0630 e controllo il meteo su internet, sono previsti almeno -10° ma l'effetto windchill fa abbassare la temperatura percepita a -12°/14°. Ricontrollo l'equipaggiamento e decido di prendere la maschera in neoprene. Alle 0730 parto dopo aver fatto colazione con 2 toast ed una banana. La strada fino a Cerro è buona ma dopo Bosco Chiesanuova peggiora. Mi dirigo verso i Tracchi incontrando una sola macchina ferma che monta le catene da neve. Non è stato sparso il sale e le strade sono difficili per chi non ha le catene o le gomme invernali. Salgo sù senza problemi ed arrivo a Bocca di Selva alle 0835 e nel piazzale trovo 2 macchine appena arrivate con 3 amanti del fondo che si preparano. Il signore alla biglietteria mi chiede come sono le strade mentre al parcheggio un altro addetto mi dice che il termometro segna -10° e che c'è un leggero ma fastidioso vento che dovrebbe smettere di lì a poco. Tutte le previsioni vengono confermate comprese quelle del vento. Il cielo è blu, il freddo è tanto, mi tolgo la giacca, infilo gli sci è parto. Patisco la partenza a freddo e la leggerissima salita ghiacciata mi mette in difficoltà subito. Fatico a prendere la coordinazione dello skating e la neve è durissima. Fatico ma lentamente i movimenti si automatizzano e inizio uno skating tranquillo anche se intervallato da numerose soste per riprendere la giusta coordinazione. Tranne i 2 partiti davanti a me all'andata, vengo superato solo da un altro paio di fondisti. Man mano che salgo il corpo si riscalda e comincio a godermi il gesto ed il panorama. Il vento è pressochè svanito, il cielo è di uno splendido blu. Faccio delle foto ogni tanto, compreso l'autoscatto in alto, a metà di un percorso di 8 km in tutto, che mi soddisfa nonostante la fatica e rimettersi sugli sci stretti , dopo 9 anni ed in una giornata fredda come quella di oggi, conferma che la motivazione era notevole. Alle 1030 decido di fare dietro front e visto che la strada era in leggera discesa in 30' sono già al parcheggio. Sulla strada del ritorno rispolvero dalla soffitta dei ricordi il mio spazzaneve sugli sci stretti e incontro quà e là altri fondisti in salita . Ad una curva mi fermo per una bella foto del panorama e ciacolo con un fondista veronese anche lui fermo da 3 anni e ci raccontiamo le rispettive fatiche a riprendere l'automatismo del gesto tecnico. Riparto alle 1100 da Bocca di Selva e arrivo a Verona alle 1200 dopo essermi fermato a dare una lavata alla macchina che era veramente in condizioni pietose causa il tempo degli ultimi giorni. Sento un pò la fatica del gesto, in particolare le scapole ma niente di particolare. Oramai ho ricominciato...e non mi fermo più. Alla prossima.
sabato 18 dicembre 2010
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