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giovedì 31 dicembre 2015

Bilancio ciclopassione 2015.

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E' arrivato anche quest'anno il momento per fare un bilancio sulla mia ciclopassione... e dintorni.
Mi sembra ieri quando pedalavo il 2 gennaio per i primi  30 km e 672 mt+ dell'anno.
Ma il tempo passa, anno dopo anno sempre più velocemente.
Dopo il 2 gennaio, iniziavano le uscite di allenamento, in funzione escursioni impegnative in montagna, la vera passione di scrivente e anche di Ale (S), con il quale molto spesso mi alleno e faccio escursioni mtb.

Per me ed Ale arrivava il primo vero test con il nostro classico Giro dei Forti (report QUI) - quest'anno portato a 5 - che ci metterà alla corda con i suoi 130 km x 2429 mt+, proprio il giorno dopo il mio 52° compleanno. 
Un'escursione dura per il periodo dell'anno ma che inaugurava ufficialmente l'avvio del nostro anno ciclistico, inteso come escursioni impegnative.
Poi con marzo arriva la primavera è cominciava un bella serie di escursioni mtb (Lessinia Spring)

terminata a maggio e messa in cantiere per prepararci alle impegnative escursioni pianificate per l'estate, sopratutto il mio raid in solitario e, per Ale, la partecipazione al lungo della Sella Ronda Hero, che io terminai nel 2013.

Secondo vero test ai primi di giugno, con un altro nostro classico, ovvero il durissimo Lessinia Braves (report QUI), che con i suoi 76 km x 3569 mt ci diede il metro della nostra rispettiva condizione.
Poi Ale riusci' a terminare la durissima SRH e io a luglio feci il mio raid in solitario di due giorni con sacco a pelo. 

Il raid  (report QUI) rimane un ricordo indimenticabile di fatica ed emozioni, con il clou delle stelle sopra la mia testa, nel mezzo del bosco in montagna e che si concluse con 117 km e 5216 mt+.
Ad agosto, con Ale portavamo a termine un'altra impegnativa escursione che ci vedrà pedalare in mtb da Rovereto a Verona (report QUI), 
attraversando passi e contrade, sentieri di montagna e strade forestali e che ci permetterà di fare 110 km x 4291 mt+, il cui valore va al di la dei numeri, che come sempre non raccontano le emozioni.

Concludevo a Ferragosto le escursioni mtb impegnative, con un solitario sul gruppo del Pasubio  (report QUI) che sarebbe dovuto essere piu' lungo ed impegnativo dei suoi 56 km x 2129 mt+ ma la pioggia in montagna mi convinse ad abbreviarlo.
Alla fine, le 12 escursioni 2015 restituiranno 1055 km x 33352 mt+ di ascesa accumulata, con una media di 3100 mt+ ogni 100 km pedalati.


Un dato che parla da solo.
Lato bdc porto a casa quanto avevo pianificato ad inizio anno, premettendo come al solito che la bdc per me è propedeutica alla mtb e che mi serve per fare fondo. 
Non sono certo uno stradista puro, mi piace ma non impazzisco. 
Avevo solo 2 obiettivi per il 2015, ossia il solitario di 250 km e la Salita della Sdruzzinà.
In primis ho superato i 250 km in solitaria, senza quindi sfruttare nessuna scia - che in bdc ha un importanza rilevante - lungo la val d'Adige ed i suoi venti... contrari. 

Una giornata dura ma affascinante in sella alla mia bdc che da Vipiteno mi portò a Verona  (report QUI).
A seguire la salita della Sdruzzinà (report QUI), ovvero la Salita per antonomasia, seconda per difficoltà percentuale solo a Punta Veleno ma nettamente più' difficile considerando la lunghezza e il dislivello superato. 

Almeno secondo il mio parere, visto che le ho fatte tutte e due.
Bella ed impegnativa la Verona - Avio - Rifugio Graziani - Peri - Fosse - Verona (report QUI)

Poi, come con la mtb, tante uscite di allenamento, in Lessinia, lago di Garda, Est veronese.
Ma c'è sempre un ma....
A luglio comincio ad avere ogni tanto un leggero fastidio al ginocchio dx...
Andava e veniva...mai ad uscita durante, se non altro quando le gambe si scaldavano non sentivo nulla.
Poi a settembre il primo stop e la sentenza della risonanza magnetica che dice in sintesi di infiammazione alla rotula, probabilmente da sovraccarico (e dall'età), nessun danno a legamenti, menischi o altro.
Stop di 40 giorni e poi riprendo per 4 uscite mtb prima di ribloccarmi nuovamente. 
Riprendo dopo due settimane e, dopo 6 uscite, la ricaduta nella quale mi trovo attualmente e che mi terrà lontano dai pedali fino a fine gennaio, con una primavera che mi vedrà perlopiù' in bdc - in pianura o quasi - per evitare rischi inutili ed avviare una ripresa graduale all'attività pedalatoria.
Il 2016 quindi si preannuncia diverso da quelli precedenti, un anno sabbatico direi, che interesserà anche Ale a causa di un'operazione a gennaio per due ernie - una inguinale ed una ombelicale - ed un ginocchio che la risonanza ha sentenziato debba essere tutelato, per evitare eventuali problematiche simile alle mie, che sono di 9 anni più' anziano.
Parliamo di freddi numeri.
Ho superato i 100.000 mt di ascesa annuale ma non ho superato i 5000 km pedalati, causa il recente infortunio al ginocchio dx che ha limitato le uscite da settembre in poi.
Non sono chissà che, è tutto il tempo che ho avuto a disposizione senza che diventasse una fobia e rubasse troppo tempo agli impegni di famiglia.
Il dato più' interessante è che, rispetto all'anno precedente - pur facendo 1000 km totali in meno (circa) - il rapporto km/mt+ restituisce un dato nettamente a favore del 2015 (in particolare x la mtb, 2700 mt+ ogni 100 km ) come si desume dalla tabella seguente.


Per quanto riguarda i dati singoli ecco le classiche tabelle.




In sintesi ho fatto meno km ma ho fatto più dislivello in meno ore.
Lato attività collaterali, un netto cambiamento rispetto al 2014, in quanto Erede nel 2015 ha detto stop a trekking e ciaspole.
Dopo 36 km di trekking e ciaspole fatti quest'anno senza erede, io e Ds abbiamo dovuto rimodulare l'extra time.
Ds è passata al Fast Walking e alla partecipazione alle marce domenicali di 15/18 km, mentre io ho ripreso a correre, sulla distanza 2000/3000 mt (101 km fatti). 
Lato palestra la mia frequenza, per il mantenimento della tonicità, mi restituisce 69 ore effettive.
Ad agosto prendo la decisione di anticipare l'acquisto della nuova mtb e passare alla 29 ma di questo ho ampiamente parlato in un post dedicato (QUI).

Poi, pochi giorni prima di Natale ho acquistato un telaio bdc in carbonio (FRW, modello Hunter's Hill 2015), e recuperato dei nuovi cerchi ma di questo parlerò in un post dedicato quando avrò ultimato l'aggiornamento della bdc.


Il 2015 si conclude complessivamente in maniera positiva, con l'unica nota stonata del problema al ginocchio dx che mi ha colpito da settembre in poi.
Non posso che ringraziare Ale delle tante ore passate insieme in mtb, pedalando in posti bellissimi, faticando come non mai quest'anno e Luca (P) per le tante ore passate insieme a parlare (e talvolta a pedalare) di ciclismo e dintorni.
Con un personaggio come il Poltro - un pilastro della mtb veronese - le discussioni non sono mai banali.



Qualche riflessione ad alta voce...
Nel mondo del ciclismo ci sono sempre novità ed è giusto che sia così.
Se nella mtb oramai dominano le 29, nella bdc in futuro avremo sempre più i freni a disco.
Tutto si evolve, la cosa non mi fa paura, un sentimento che hanno coloro i quali pensano che le cose giuste fossero solo quelle di una volta.
Se così fosse, provate a pedalare una bdc come quella di Coppi o le mtb anni 80, poi mi dite se è meglio adesso o no.
Continuo a vedere troppa gente senza il caschetto, sopratutto tra gli stradisti.
Una scelta che - viste le possibili conseguenze - non riesco proprio a comprendere.

Circa le discipline che hanno preso sempre più piede, l'Enduro è quella che ha fatto più passi da gigante, molto meno l'All Mountain e prepotente è l'aumento di full a scapito delle front.
In coppa del Mondo Xc oramai 8 sui primi 10 pedalano mtb full.
Ciò dovrebbe far riflettere chi rimane un purista della front.
Rife l'Enduro, non ne sono attratto - anche se la discesa mi piace molto - perchè credo che la Montain Bike sia fatta per fare in primis la salita.
Ma l'importante è che tutti si divertano, le opinioni, come la mia, rimangono opinioni e non giudizi.
Per tutti comunque, l'auspicio che vengano seguite le regolamentazioni IMBA e CAI, spesso non rispettate, salvo poi riempirsi la bocca di "amore per la natura, la montagna e promozione del territorio".
Ribadisco la necessità di avere un'assicurazione di responsabilità civile e una di soccorso.
Ricordo che nella regione Veneto le spese di soccorso in montagna da noi richiesto (caduta in mtb con frattura esempio) sono a carico del richiedente.
Non sto a dirvi quanto costerebbe l'intervento dell'elicottero a nostre spese e/o della/e squadra/e di soccorso.
Il mio approccio al ciclismo sta cambiando con gli anni, per diverse ragioni quasi votato all'ermetismo.
Si, lo so, alla fine, come dice sempre mia moglie, sono un orso, nella vita come nello sport.
Lo sono sempre stato, con l'età sto peggiorando, i 53 anni sono a pochi passi oramai.
Per il 2016, l'obiettivo numero uno rimane riprendere a pedalare avendo risolto l'inaspettato problema al ginocchio.
Km e dislivello non saranno importanti e saranno secondari rispetto alla risoluzione, definitiva o quasi, dell'infiammazione.
Un anno di transizione insomma.
La bdc avrà molto più spazio nel 2016 rispetto all'anno precedente e mi riservo di continuare a fare delle belle ed impegnative escursioni in mtb, naturalmente in montagna.
Un saluto a tutti coloro con i quali ho pedalato o avrei voluto pedalare.
Un saluto a tutti i miei lettori, italiani e non.
Grazie di esserci stati e di aver condiviso con me tempo ed emozioni.

4 commenti:

  1. un augurio di un felice e sereno 2016 ,a te e alla tua famiglia.
    sicuramente ,il 2016 ,parte in salita x tutti e 2.
    questo non mi spaventa, anzi mi motiva di + ,ad raggiungere i
    miei obbiettivi,rispettando i tempi necessari al recupero
    post operazione.
    allo stato attuale,e' difficile dire che anno ci aspetta, ma
    nel mese di maggio,sapremo che carte abbiamo da giocare.
    poche o tante, non importa,l'importante e' fare escursioni
    di qualita'.

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    1. Auguri anche a voi di salute e serenità.
      Concordo che sarà a fine primavera che cominceremo a capire
      a che punto siamo. Ci adatteremo alla situazione ma sono sicuro che quello che riusciremo a fare sarà comunque interessante, magari scegliendo montagne meno aspre, mi vengono in mente i percorsi dell'Altopiano di Asiago.
      Ora pensiamo a stare bene e recuperare presto.

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  2. Complimenti per l'anno trascorso, un bel bilancio, decisamente positivo!
    Poi complimenti anche per il blog, i commenti, le foto, la tanta pazienza che vuole per aggiornarnarlo, sempre bello da leggere!
    Una curiosità: che applicazione usi per ottenere tutti questi dati?
    Grazie
    Roberto

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    1. Poteva andare meglio ma va bene cosi'.
      Il blog? Primo corso di informatica su operazione e programmazione nel 1981....
      ;)

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