Anche questo sabato va di scena una bella quanto impegnativa escursione mtb in Lessinia in compagnia di Ale.
Dopo le due "Lessinia Spring" del 14/3 e del 20/3, va di scena la 3^, con lo scopo di testare alcuni nuovi tratti tracciati da scrivente e nel contempo allenarci e fare dislivello positivo in un ambiente sempre molto affascinante.
Giornata fotonica anche se al mattino frizzantina ma il cielo blu e le previsioni promettono temperature veramente primaverili e così sara.
Manicotti, gambali e smanicato e si parte, prendendo la ciclabile della Valpantena, risalendo il Piccolo Stelvio, proseguendo per Gualiva
e Monte Santa Viola - che facciamo in senso orario - e quindi ci dirigiamo ad est per arrivare alla Pissarotta via il sentiero Legend di metà anni 90 e ricognito da scrivente settimana scorsa.
Arriviamo alla Pissarotta e si prosegue in direzione nord passando le contrade e arrivando a Roverè dove ci spariamo panozzo e coca.
Da Roverè si prende in direzione Monte Capriolo
e per arrivarci occorre salire ancora ma i trails nei boschi sono così belli che saliamo senza quasi fare fatica.
Lasciamo il Monte Capriolo, dove facciamo una breve deviazione di 5' per vedere la grotta del Capriolo e lasciamo il luogo prendendo gli scalini (1^ foto) che ci riportano ad agganciare nuovamente il sentiero.
Arriviamo nei pressi di Malga Vazzo e prendiamo in picchiata per la vecchia discesa Legend direzione San Mauro.
Termina la picchiata ed ecco che inizia una serie di mangia e bevi in un contesto di sentieri e paesaggio che fatti in mtb esaltano occhi e gambe.
Dopo Campari dovremmo continuare per il sentiero che ci porterebbe a Contrada Sella ma 50 mt di alberi tagliati impongono una variante.
Un'occhiata al gps mi permette di individuare una variante che ci conduce verso San Rocco e quindi prendiamo per Contrada Bosco dove riagganciamo il percorso originario.
Proseguiamo per sentieri fino ad arrivare a San Mauro dove ci attende la salita che porta a San Moro.
Da San Moro giù in discesa lunga la Via Cara fino ad agganciare il sentiero che ci porterà verso ovest per poi agganciare l'altro obiettivo di giornata ovvero il trail che ci deve condurre al fondo del Vajo di Mezzane.
Il lungo tratto tecnico sarà fatto in sella fino al Vajo e si può descrivere come una versione più difficile della discesa dei Cimitero di Mezzane ma ben più stretta e con tratti che impongono non velocità ma precisione di guida.
Arriviamo al fondo, agganciamo il sentiero del Vajo, ci lasciamo alla sx la Salita dei Cancelli ed andiamo ad agganciare la salita del Valle dei Mulini (o del Molino) e si arriva alla Croce di Legno, quindi a Castagnè.
Discesa verso Randolari e si passa per il progno che ci porta al Monte Mezzane e arriviamo al Pian.
Direzione Montorio prendendo i tagli e poi via Olivè.
A Montorio lavaggio mtb e arriviamo a Verona
chiudendo con 78 km e 2325 mt+.
Ottima la condizione fisica con una gamba sempre più pronta per le difficili escursioni che ci attendono, con nel mirino la Lessinia Braves II che abbiamo disegnato questo inverno e che ci permetterà di frantumarci le gambe con 80 km x oltre 4000 mt+...ma sarà tra qualche mese.
See ya!
La discesa che parli nel post:il trail che ci deve condurre al fondo del Vajo di Mezzane...è quella che si prende dalla contrada "Masetto" a Centro???
RispondiEliminaCiao
Si ma io venivo da Contrada Laghi (più a nord) e non da Centro.
EliminaCiao
Ok...prima c'è anche la discesa dei "Tindi (la trovi sulla KTeca -http://www.fuorisellamtb.it/kteca.html )" che poi ti fa risalire verso Moruri cosi da collegarti quasi all'inizio della discesa classica del Vaio...
RispondiEliminaciao