Un uscita in bdc di quelle storiche per scrivente.
Per la prima volta sfondo il muro dei 200 km in singola uscita.
Era dall'anno scorso che volevo farlo e l'avevo rimandato per impegni o perché la testa non era pronta in quel momento.
L'anno scorso era quasi deciso con Graziano e Roberto poi non se ne fece nulla.
Ieri la testa per un lungo in bdc c'era e anche una certa consapevolezza di una condizione che cominciava ad ingranare.
Premetto (per chi capita nel blog per la 1^ volta) che per me la bdc è di supporto alla mtb che rimane la mia 1^ scelta. La bdc mi permette di fare un buon fondo e quindi, in ragione di un tempo libero a disposizione sempre risicato, mi permette di lavorare sulla resistenza, sull'endurance per capirci.
Che è quello che mi serve per i raid ed escursioni lunghe in mtb, le attività che preferisco.
Ecco le mie zone cardiache oggi.
Oggi la mia frequenza media è stata di 147 bpm con una velocità media di 25 km/h.
Di seguito i dati cardio di giornata
Parto da Verona in direzione lago di Garda via il classico percorso che porta a Lazise.
Da qui lungo il lago fino ad arrivare a Riva del Garda.
Sto attento ai bpm e la velocità è in funzione del cardio per tutto il giro.
Parto con manicotti, gambali e smanicato, la mattina fa fresco.
A Riva tolgo tutto e rimango in estiva.
Le gambe stanno bene, dovrei prendere in direzione Nago e andare in Valdadige, mi passa per la testa di fare la Peri-Fosse e arrivare a casa via Lugo, Bellori, Grezzana poi...mi dico che oggi potrei tentare l'impresa personale, superare il muro dei 200 km, il meteo è eccellente, la voglia c'è quindi...prendo in direzione Trento.
Prendo la bella ciclabile e al primo bici grill mi fermo per panozzo e coca.
Rimango spesso sulla ciclabile, deviando talvolta sulla statale.
Bello il passaggio presso il lago di Toblino dove mi fermo per una pausa barretta.
Arrivo a Trento via una caotica statale, in direzione Trento sud, per andare ad agganciare la ciclabile dell'Adige che costeggia la A22.
Il tempo di arrivare in Valdadige ed ecco che mi trovo a mulinare con il vento contrario, a tratti molto forte.
Devo impegnarmi per mantenere la velocità media e consumo energie.
Quando arrivo a Nomi faccio un'altra fermata al bicigrill (grande figata, con decine di stradisti fermi in sosta al ristoro ogni volta) e poi riprendo.
Mi dirigo verso Avio, sempre con vento contro. Ho le cuffie e la musica mi fa compagnia mentre incrocio bici di ogni tipo: turisti d'oltralpe in modalità viaggio del mondo, chi col carrellino, chi senza, altri in mtb, moltissimi stradisti in un senso o l'altro, spettacolo.
Arrivo ad Avio che ho 180 km sulle gambe, faccio sosta al bicigrill per uno strudel e coca.
Comincio a sentirmi stanco, mancano 25 km km ad Affi ed è ancora vento contrario.
Chiamo Ds e gli chiedo dove si trova.
Mi dice Verona nord, allora faccio due calcoli e mi dico che prima di Affi sfondo i 200 km.
A quel punto sono tante ore che sono in sella, il mio l'ho fatto e quindi dico a Ds di venirmi a recuperare all'uscita dell'A22.
Riprendo a pedalare per gli ultimi 25 km circa.
La salitella di Zuane mi sembra il Mortirolo ma a quel punto io guardo il contachilometri.
Pochi km prima di Affi osservo il numero 200 comparire sul display:
ce l'ho fatta e sono contento... molto contento.
Arrivo a Verona e poi vado a recuperare Erede dal fine allenamento.
Chiudo con 204 km di cui sono molto orgoglioso anche perchè fatti tutti in solitaria.
Ancora una volta...maledetto vento contrario della Valdadige, comunque...
Per la statistica sono 1094 mt+ di dislivello... che non si buttano via.
Keep in touch!
Un grande!
RispondiEliminaGrazie :D
EliminaMa se non ricordo male tu andasti una volta in bdc a Padova e ritorno...o sbaglio?