Oggi uscita infrasettimanale grazie ad un giorno di permesso preso da scrivente ed Ale in ragione della mattinata di sole prevista e dal fatto che dovevo testare una Fat Bike della Surly.
Per me poi era un giorno di ferie del 2013 che dovevo ancora recuperare quindi ne approfitto anche perché per il fine settimana è previsto uno schifo o quasi, metereologicamente parlando.
Comunque il meteo per oggi dava una bella finestra di sole
e poi peggioramento netto nel tardo pomeriggio ma alla fine il peggioramento netto lo vedremo verso la fine dell'uscita.
Rewind....
Alle 0830 stiamo già pedalando da Contrada Tommasi in direzione il Corno Mozzo e quindi a scendere Sega di Ala per la sosta panozzo.
La Fat Bike nel breve tratto asfaltato mi incolla con le sue 4.8 gonfiate per la neve.
La Fat Bike nel breve tratto asfaltato mi incolla con le sue 4.8 gonfiate per la neve.
Comunque quando arriva la neve la musica cambia e si comincia a galleggiare.
Ale spinge la sua nuova Orbea Occam, full da 29, e saliamo su bene seguendo una traccia battuta da qualche ciaspolatore probabilmente il giorno prima.
Superiamo i tornanti che ci portano verso la Valle Liana in direzione Malga Pealda, a sx del Corno Mozzo.
Vista la difficoltà delle ruote più strette pedaliamo a turno la Fat Bike scambiandoci opinioni.
Mettiamo le ruote della Fat in diverse situazioni di neve e scopriamo cose molto interessanti.
La giornata è meravigliosa con cielo blu anche se la temperatura impone di coprirsi bene ma siamo ben equipaggiati, in particolare di sensazionali scarpe invernali delle Shimano che oggi hanno veramente dimostrato di essere assolutamente necessarie in queste situazioni..
Arriviamo al primo gpm di giornata con un vento che spezza le orecchie.
Ci copriamo per bene e scambiandoci a turno le mtb puntiamo verso Sega di Ala seguendo il sentiero innevato.
Non si può fare a meno di ammirare il panorama verso nord
Arriviamo a Sega di Ala e dopo la foto con il pupazzo di neve
andiamo ad addentare un panozzo speck e formaggio ed una birretta
Tempo di mangiare e ripartiamo, facendoci il bitume fino a Passo Fittanze
Una volta al Passo prendiamo il "c'era una volta" sentiero che circumnaviga il Monte Cornetto.
La neve purtroppo soffre del meteo che abbiamo avuto nelle ultime settimane ed è facile vedere gli strati.
Di tanto in tanto...si affonda.
Di tanto in tanto...si affonda.
Decidiamo di prendere la direttissima per il Monte Cornetto sia perchè il quelle condizioni si faceva troppa fatica ma sopratutto perchè il meteo stava cambiando anticipatamente con nuvoloni scuri in rapido avvicinamento.
Salendo di quota il terreno inoltre risultava più duro e permetteva una migliore progressione.
Arriviamo sul Monte Cornetto e ai suoi 1534 mt , osservando comunque un panorama mozzafiato attorno a noi.
Lo sforzo fatto permette di affrontare la discesa con la fat
e mi faccio anche un paio di pendii particolarmente...verticali.
Riprendiamo il sentiero fatto all'andata
ma oramai il meteo ha voltato pagina e l'inverno fa vedere uno dei sui caratteristici volti, difatti inizia a nevicare.
Oramai siamo in discesa e quindi pedaliamo sotto la neve e sulla neve.
Quando arriviamo alla macchina la nevicata è fitta.
Bella mattinata, grandi soddisfazioni, emozioni che non si dimenticano.
Chiudo il post con l'immancabile profilo
i dati del cardio
e la mappa del giro
Keep in touch!
Sempre belli i tuoi report...complimenti Andrea! Un saluto, Federico Colombini
RispondiEliminaCiao Federico, grazie.
EliminaCi sarà una volta che rifacciamo un'uscita insieme?
Magari una bella escursione!
Un saluto