Oggi ho ripreso a pedalare dopo il raid.
Non che non ne avessi voglia...con la testa ma fisicamente ero sul ...divelto.
Nessun dolore ma una stanchezza diffusa che non mi ha lasciato fino a mercoledì poi mi sono ripreso ma non c'è stato tempo.
Questa mattina mi sveglio fisicamente e mentalmente predisposto e prendo la stradale con l'intento di salire in quota incuriosito anche dalla risposta delle gambe.
Lascio Verona e mi dirigo verso Montorio per attaccare il Pian ma senza esagerare anche se mi accorgo subito di spingere bene e con facilità. Supero 6 stradisti prima di arrivare ai -2 quando alle mie spalle vedo giungere due a grande velocità che mi salutano passandomi.
Sarà che noi maschi abbiamo sempre il gusto della sfida alla "io ce l'ho più grosso oppure io sputo più lontano", fatto sta che mi accodo ma la mia mossa non piace e il secondo fa uno scatto siderale passando il primo. Il primo si gira e parte ma lo vedo poco convinto e il tempo di cambiare che lo passo cercando di agganciare il primo che invece si invola senza possibilità di essere ripreso mentre l'esplosione alle mie spalle segna la fine del suo compagno di fuga.
Morale: sono stato il secondo a sputare più lontano.
Il duo proseguo verso Castagnè mentre io decido di salire verso Caiò ma lo sforzo mi impone di salire agile per recuperare e quindi fino a Caiò me la prendo comoda. Proseguo quindi verso San Rocco e decido a quel punto di andare a Velo.
Man mano che salgo si sta nettamente meglio e spingo bene anche se ho quella sensazione di stanchezza nel profondo del muscolo che non mi impedisce di spingere forte ma che nella testa mi limita inconsapevolmente. Arrivo a Velo dove la temperatura è veramente piacevole, vado a trovare Emiliano e Silvia e chiacchieriamo un po prima che io faccia rifornimento d'acqua in piazza e prenda la strada per S. Mauro.
E' quindi la volta della Bettola al contrario e quindi Badia e Tregnago dove mi fermo per una sosta da Ago. Con Ago discuto del raid ma anche della prossima modifica alla full che voglio privare del 42 e lasciare solo il 32/24, intatti i pignoni con il 12-36.
Lascio Tregnago e mi dirigo verso Verona via S.Martino e il caldo diventa sempre più opprimente.
Arrivo a casa chiudendo il giro con 72 km e 1200 mt circa di dislivello.
Arrivo a casa chiudendo il giro con 72 km e 1200 mt circa di dislivello.
Un brodo di km e dislivello paragonati all'abbuffata dei raid ma pur sempre un brodo..di carne in ragione di un dislivello che fa comunque..legna in cascina.
Alla prossima!
Nessun commento:
Posta un commento