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domenica 3 febbraio 2013

Uscita bdc del 03/2 ovvero.."sono un campione, questo lo so...

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...è solo questione di punti di vista", riprendendo la bellissima canzone degli Stadio, dedicata a Marco Pantani. 
Mi piace ripetere nella mia testa questa parole quando pedalo in solitaria perchè è quando sei solo sui pedali che ti puoi permettere di pensare, sopratutto in salita. 
Dopotutto la vita stessa ci rende tutti dei campioni o no?
"perché in fondo una salita è una cosa anche normale 
assomiglia un po' alla vita devi sempre un po' lottare "
Oggi ho seguito come spesso accade il cuore e l'istinto. Sarei dovuto uscire col Buce ed i Chesini in bdc ma ieri sera gli ho messaggiato la mia rinuncia perché volevo svegliarmi più tardi.  Avevo già detto a Ganassaman alias il Conte che non sarei andato in mtb perché sarei andato su bitume ...nonostante i suoi improperi contro gli stradisti...

Il meteo previsto era sole e temperature sopra la media quindi sapevo che in ogni caso sarei uscito in bdc per qualche ora. 
Ieri sera rientro da Tregnago alle 1945, la giornata è stata lunga, quindi ho recuperato con ore di sonno. 
Mi sveglio alle 0900 con tutta la famiglia. Avevo bisogno di riposo, la settimana è stata pesante, sia per i mille impegni tra lavoro e famiglia e per l'organizzazione dell'Xc di Tregnago. 
Colazione di famiglia e poi mi cambio.
Prendo la bdc e pedalo in direzione Montorio e quindi la prima asperità di giornata, la Montorio-Pian di Castagnè, tratto che adoro: poco trafficato, incroci sempre ciclisti in salita e discesa e l'asfalto è decente.

Riprendo e supero due stradisti e proseguo, sempre in salita, in direzione Caiò e dopo il gpm di giornata, all'incrocio con la provinciale faccio dietro front. Al Pian giro in direzione Castagnè e a metà strada incontro Michele (Z) con DS a passeggio e passo qualche minuto con loro a ciacolare prima di riprendere. A Castagnè prendo per Mezzane e quindi direzione San Martino B.A. ma ci arrivo via salita di San Briccio...che ha sempre il suo porco perchè. 


Sulla discesa che da San Briccio porta a San Martino B.A. il "fatto" di giornata. Una serie di curve all'ombra e umide. Rallento leggermente poco prima dell'ingresso curva e il posteriore parte in derapata, per evitare la caduta rilascio la leva ma oramai sono fuori traiettoria e la frenata sarebbe il preludio alla caduta. Vedo una lingua di cemento a fianco ad una casa e ci entro dentro riportando poco prima la bici parallela alla strada con una leggerissima pinzata del posteriore che derapa di quel tanto che mi permette di entrare nella lingua di cemento e rientrare sull'asfalto. Svangata alla grande, un pò di tecnica ed un pò di sana botta di culo, che non guasta mai nella vita ed in bici. Eh si che stavo andando piano in ragione dell'asfalto...
Arrivo a San Martino e incrocio i bikers elite del mio team che rientravano da un giro in bdc.
Arrivo a casa soddisfatto e il gps mi restituisce 44 km x 774 mt di dislivello. Pochi ma buoni.

Poichè sono un campione, la mia Miss personale (il DS...) mi consegna come premio un bel piatto di polenta e coniglio che io accompagno con una weissen scura.


Alla prossima!

2 commenti:

  1. 1) almeno non sei andato sul lago
    2) parli del mio spirito agonistico e dopo di gongoli dicendo "ripreso e superati due stradisti..."
    3) tu rischi troppo in discesa, come minimo stavi scendendo a palla di cannone!!!!
    E poi sarei io il Ganassaman, ma va là, ma va là ;-)

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  2. 1. Al lago preferisco le montagne e se posso opto per la Lessinia.
    2. non mi sembra di aver fatto una descrizione del sorpasso tale da sottintendere un mio gongolamento. Trattasi di pura statistica.
    3. Io non rischio in discesa, io scendo...
    Come Ganassa sei inarrivabile...il trono non te lo toglie nessuno

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