Ed anche la Soave Bike è alle spalle oramai. Per me si conclude quindi il Lessinia Tour nel migliore dei modi in quanto ho concluso tutte le gare senza noie meccaniche e senza danni fisici. Ho fatto tutte le marathon del circuito quindi quest'anche è una bella soddisfazione in quanto l'asticella delle difficoltà era sicuramente più elevata rispetto ai percorsi dei Classic. La fase di avvicinamento alla Soave Bike l'ho vissuta pensando poco alla Soave bike e molto alla SRH ragion per cui ho corso la gara in modalità marathon sia come mezzo che come approccio generale. Ieri avevo montato delle nuove coperture per la SRH e quindi ho deciso che la Soave Bike sarebbe servita come test. In un prossimo post le risultanze del test. Partenza e si prende l'asfalto, i 2.25 si incollano al terreno modello colla e faccio fatica fino all'inizio dello sterrato dove comincio a riprendere quelli che sull'asfalto si erano lanciati a velocità elevate. Le salite, sopratutto quelle pietrose, sono una manna per le coperture che con il loro grip assicurano una progressione sicura e senza slittamenti mentre alcuni devono scendere dalla mtb
Comincio a carburare al 15° km salendo in progressione e con ritmo. Comunque arrivo senza affanno al GPM e quindi inizio a prendere le discese. Qui mi tocca prendere le misure con l'anteriore che con le nuove coperture è una sicurezza sul dritto sporco e sassoso ma che nelle curve veloci tende ad allargare la curva.
Comincio allora a fare traiettorie diverse e decido quindi di chiudere la curva prima ma in una di queste mi ritrovo con l'anteriore che mi scappa e scivolo senza danni se non per il fatto che vedo un biker che mi viene quasi addosso ma senza conseguenze. Trattasi di Michele della provincia di Venezia e lettore del blog con il quale avevo chiaccherato poco prima mentre salivamo lungo la salita che portava al gpm. Eccolo a fine gara con scrivente. Ciao Michele.
Comincio allora a fare traiettorie diverse e decido quindi di chiudere la curva prima ma in una di queste mi ritrovo con l'anteriore che mi scappa e scivolo senza danni se non per il fatto che vedo un biker che mi viene quasi addosso ma senza conseguenze. Trattasi di Michele della provincia di Venezia e lettore del blog con il quale avevo chiaccherato poco prima mentre salivamo lungo la salita che portava al gpm. Eccolo a fine gara con scrivente. Ciao Michele.
Mi rialzo e riparto ma da quel momento fino alla fine della gara mi salta la catena ben 4 volte obbligandomi alla sosta tecnica. Comunque pedalo bene e dò una bella accellerata dai -20 km in poi svangando molto meglio le curve sporche con l'anteriore e rimanendo letteralmente incollato in piega al terreno modello motogp grazie alle coperture. Recupero posizioni e mi riporto poco prima del tratto tecnico del Castello su un gruppetto di bikers tra i quali Michele e li supero di giustezza con sorpasso un pò al limite. Arrivo al tratto tecnico e la full fa il suo sporco lavoro permettendomi di superarlo senza patemi. Nel mezzo del tratto tecnica sorpasso ai danni di un biker che aveva preso la traiettoria centrale mentre io preferisco la parte sx che conoscevo e quindi bye bye. Arrivo al Castello e oramai si tratta di fare la scalinata ed arrivare. Chiudo senza affanni in 2h58'.
Al pasta party incontro molti bikers tra i quali Davide (Arduini) con il quale avevo parlato nel pre-gara avendo parcheggiato a fianco a lui, poi il Conte, l'Orlandi, Pezzo, Walter, Anonimo, Lucaling, Paolo, Vittorio (con il quale farò la SRH e che mi precede di 3' quindi abbiamo lo stesso passo) e tanti altri che (perdonatemi) ora non ricordo. Dopo il pasta party ecco che faccio gruppo con Simone (S., vittima di una brutta caduta ad inizio gara risolta con una collection di abrasioni e con il ritiro) e Andrea (B) con i quali successivamente si discute del Lessinia Tour presente e futuro e quindi ci dirigiamo in centro dove nella discussione ci inseriamo pure un bel gelato. Lascio Soave alla 1700 e mi dirigo a casa dove DS era da poco arrivata con erede. This is the end, ora 2 settimane per preparare al meglio la SRH, il grande obiettivo 2012.
Al pasta party incontro molti bikers tra i quali Davide (Arduini) con il quale avevo parlato nel pre-gara avendo parcheggiato a fianco a lui, poi il Conte, l'Orlandi, Pezzo, Walter, Anonimo, Lucaling, Paolo, Vittorio (con il quale farò la SRH e che mi precede di 3' quindi abbiamo lo stesso passo) e tanti altri che (perdonatemi) ora non ricordo. Dopo il pasta party ecco che faccio gruppo con Simone (S., vittima di una brutta caduta ad inizio gara risolta con una collection di abrasioni e con il ritiro) e Andrea (B) con i quali successivamente si discute del Lessinia Tour presente e futuro e quindi ci dirigiamo in centro dove nella discussione ci inseriamo pure un bel gelato. Lascio Soave alla 1700 e mi dirigo a casa dove DS era da poco arrivata con erede. This is the end, ora 2 settimane per preparare al meglio la SRH, il grande obiettivo 2012.
Alla prossima.
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