Parte oggi la campagna denominata "Teste di Ferro" per l'uso del casco in bici (sempre e...comunque) promossa da scrivente e Buce. Coniato il logo che rappresenta un elmetto indossato da un teschio a rappresentare quei bikers (bdc, mtb ma anche TUTTI gli altri) che non indossano il caschetto quando vanno in bici e che sottovalutano il fatto che una semplice caduta con interessamento della testa potrebbe avere conseguenze drammatiche e dimostrando scarso interesse per le persone che li aspettano a casa ossia figli, mogli, fidanzate o genitori. Negli ultimi giorni siamo rimasti colpiti dall'elevato numero di bikers senza caschetto che approfittando della bella giornata di sole di venerdì e sabato u.s. hanno preso la bicicletta e hanno pedalato in lungo e largo nella nostra provincia. Ma tale assurdo comportamento avviene ovunque in Italia e su quest'aspetto rispetto a molti Paesi Europei siamo al Medioevo Ciclistico. Inoltre prendiamo spunto anche dall' assurda posizione assunta dalla FIAB (leggi qui il loro comunicato) che è contro l'obbligatorietà del casco, secondo una proposta di legge recentemente presentata. L'obbligatorietà proposta può essere assimilata all'introduzione anni fà delle cinture di sicurezza che ha negli anni ampiamente dimostrato la propria utilità. Al di là del fatto che ognuno può scegliere come farsi male rimane il problema del costo a carico della collettività in caso di incidente. Le eventuali spese quali ambulanza, ricovero, medici, paramedici, cure, fisioterapia, etc non sono a carico solo del singolo biker bensì dell'intera collettività che paga le tasse per far si che questi servizi possano funzionare al meglio.
Chi aderisce alla campagna può prelevare il logo e metterlo nel proprio sito, blog e sui vari social networks. Grazie dell'attenzione.
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