Negrar (Verona) - martedì 26 aprile 2011 - E’ arrivato in Italia praticamente da sconosciuto e dopo aver conquistato il Toscana di Coppa Nazioni U23 con la maglia della nazionale austriaca, Georg Preidler ha messo le mani anche sul 50° Gran Premio Palio del Recioto.
L’austriaco, originario di Waldstein, 21 anni da compiere il prossimo 17 giugno, ha corso da grande protagonista e con autorità l’ambita internazionale riservata agli Under 23, firmando una autentica impresa. Preidler è partito all’attacco dopo una ventina di km dallo start, affrontando la prima delle quattro scalate verso Fane, subito in compagnia di Alfio Locatelli (Palazzago) e Mattia Pozzo (Viris Vigevano). Successivamente in testa si sono riportati altri otto corridori: Guadagnini (Palazzago), Sinigaglia (Trevigiani), Gennari (Podenzano), Domont e Pijourlet (Chambery), Warabasse (Usa), Lovelock (Jayco) e Zilioli (Colpack). Raggiunto il vantaggio massimo di quattro minuiti, Preidler li ha sfiancati tutti. Uno alla volta sono saltati come tappi. L’ultimo ad arrendersi salendo verso Gpm di Fane è stato Gadagnini. Mentre l’americano Werbasse è uscito di scena da solo: a terra lungo l’ultima discesa viscida per la pioggia caduta giusto nel finale. L’austriaco così si è involato solitario verso il meritato trionfo. Mentre dietro si facevano vedere gli attesi Trentin, Locatelli, Bongiorno, Battaglin, Puccio, Moser, Aru e il francese Bardet. Puccio, autore di un gran recupero in discesa si spingeva sino ad un soffio dall’agancio, ma anvada gambe all’aria proprio mentre pregustava la rivincita del Toscana. L’umbro si è consolato con un amaro secondo posto. Ha chiuso il podio il bergamasco vincitore del Recioto 2009 Stefano Locatelli (Colpack) protagonista invece di un notevole recupero sull’ultima impegnativa arrampicata della giornata.
IL VINCITORE - Georg Preidler Classe 1990, austriaco di Graz, ridente capoluogo della Stiria, ha iniziato a correre tra gli juniores e milita oggi al terzo anno tra gli under 23. In Austria ha conquistato il titolo nazionale nella crono-scalata. Ha conquistato la vittoria più prestigiosa in carriera, la scorsa settimana nella terza prova di Coppa del Mondo, “Toscana, terra di ciclismo”. Sogna un futuro da atleta professionista anche al di fuori del territorio austriaco mentre prosegue gli studi di ingegneria civile.
“Sono uscito dalla gara toscana molto stanco e questa mattina al via avevo molto mal di gambe. Non pensavo nemmeno di riuscire a finire questa corsa e invece quando mi sono ritrovato in fuga con oltre 4 minuti di vantaggio ho capito che avrebbe potuto essere una buona giornata - ha spiegato dopo il traguardo il talento di Graz -. Sull'ultima salita ho parlato con l'americano Warabasse ed eravamo d'accordo nel salire con lo stesso passo per giocarci poi la vittoria allo sprint. Lui purtroppo è caduto in discesa e io mi sono ritrovato la strada spianata”.
IL SECONDO - “Ho tentato il tutto per tutto. Mi sono buttato giù a capofitto da Fane e ho recuperato diverso posizioni - ha spiegato Puccio -. All'ultima curva ho intravisto la sagoma di Priedler e ci ho provato. Il pavè bagnato mi ha tradito, e ho comunque conservato il secondo posto. Non so se l'avrei ripreso se non fossi caduto, ma di certo ci sarei andato vicino Per oggi può bastare così, certo se non avessimo lasciato tutto quel vantaggio alla fuga. Purtroppo abbiamo cominciato l'ultima salita con quasi due minuti di distacco e, nonostante io ce l'abbia messa tutta, lo sforzo non è stato sufficiente a colmare il gap. Peccato perché sto attraversando un ottimo momento di forma e iscrivere il mio nome in un albo d'oro prestigioso come quello del Recioto mi avrebbe fatto molto piacere. Dopo due mesi intensi, ora staccherò un po' la spina e rientrerò alle gare alla fine del mese prossimo».
IL TERZO - “Questa è una corsa che mi si addice e quest'anno il percorso era simile a quello dell'edizione 2009 che avevo vinto – dice amareggiato per l'occasione persa Stefano Locatelli, arrivato ad un soffio dal prestigioso bis riuscito in 50 anni solo a Alessandro Bertolini -. Mi sentivo bene e in salita ho provato a rientrare sui primi ma non c'è stato nulla da fare. Poi in discesa non ho voluto rischiare perchè con la pioggia era davvero insidiosa.”
ARRIVO
1. Georg PREIDLER (Aut) Team Radland Tyrol
km 145,300 in 3h48’58” media 38,075 km/h
2. Salvatore Puccio (Ita) Hopplà Truck MAvo Valdarno a 10”
3. Stefano Locatelli (Ita) Team Colpack a 13”
4. Enrico Battaglin (Ita) Zalf Désirée Fior
5. Moreno Moser (Ita) Team Lucchini Maniva
6. Fabio Aru (Ita) Team Palazzago
7. Andrea Manfredi (Ita) Hopplà Truck Mavo Valdarno
8. Laurence Warabasse (Usa) Usa Cycling
9. Roman Bardet (Fra) Chambery Cyclisme Formation
10. Ben Dyball (Aus) Team Jayco Ais
IL VINCITORE - Georg Preidler Classe 1990, austriaco di Graz, ridente capoluogo della Stiria, ha iniziato a correre tra gli juniores e milita oggi al terzo anno tra gli under 23. In Austria ha conquistato il titolo nazionale nella crono-scalata. Ha conquistato la vittoria più prestigiosa in carriera, la scorsa settimana nella terza prova di Coppa del Mondo, “Toscana, terra di ciclismo”. Sogna un futuro da atleta professionista anche al di fuori del territorio austriaco mentre prosegue gli studi di ingegneria civile.
“Sono uscito dalla gara toscana molto stanco e questa mattina al via avevo molto mal di gambe. Non pensavo nemmeno di riuscire a finire questa corsa e invece quando mi sono ritrovato in fuga con oltre 4 minuti di vantaggio ho capito che avrebbe potuto essere una buona giornata - ha spiegato dopo il traguardo il talento di Graz -. Sull'ultima salita ho parlato con l'americano Warabasse ed eravamo d'accordo nel salire con lo stesso passo per giocarci poi la vittoria allo sprint. Lui purtroppo è caduto in discesa e io mi sono ritrovato la strada spianata”.
IL SECONDO - “Ho tentato il tutto per tutto. Mi sono buttato giù a capofitto da Fane e ho recuperato diverso posizioni - ha spiegato Puccio -. All'ultima curva ho intravisto la sagoma di Priedler e ci ho provato. Il pavè bagnato mi ha tradito, e ho comunque conservato il secondo posto. Non so se l'avrei ripreso se non fossi caduto, ma di certo ci sarei andato vicino Per oggi può bastare così, certo se non avessimo lasciato tutto quel vantaggio alla fuga. Purtroppo abbiamo cominciato l'ultima salita con quasi due minuti di distacco e, nonostante io ce l'abbia messa tutta, lo sforzo non è stato sufficiente a colmare il gap. Peccato perché sto attraversando un ottimo momento di forma e iscrivere il mio nome in un albo d'oro prestigioso come quello del Recioto mi avrebbe fatto molto piacere. Dopo due mesi intensi, ora staccherò un po' la spina e rientrerò alle gare alla fine del mese prossimo».
IL TERZO - “Questa è una corsa che mi si addice e quest'anno il percorso era simile a quello dell'edizione 2009 che avevo vinto – dice amareggiato per l'occasione persa Stefano Locatelli, arrivato ad un soffio dal prestigioso bis riuscito in 50 anni solo a Alessandro Bertolini -. Mi sentivo bene e in salita ho provato a rientrare sui primi ma non c'è stato nulla da fare. Poi in discesa non ho voluto rischiare perchè con la pioggia era davvero insidiosa.”
ARRIVO
1. Georg PREIDLER (Aut) Team Radland Tyrol
km 145,300 in 3h48’58” media 38,075 km/h
2. Salvatore Puccio (Ita) Hopplà Truck MAvo Valdarno a 10”
3. Stefano Locatelli (Ita) Team Colpack a 13”
4. Enrico Battaglin (Ita) Zalf Désirée Fior
5. Moreno Moser (Ita) Team Lucchini Maniva
6. Fabio Aru (Ita) Team Palazzago
7. Andrea Manfredi (Ita) Hopplà Truck Mavo Valdarno
8. Laurence Warabasse (Usa) Usa Cycling
9. Roman Bardet (Fra) Chambery Cyclisme Formation
10. Ben Dyball (Aus) Team Jayco Ais
(Fonte: Ciclonews)
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