Fallito il tentativo di sciare con gli stretti arrivo a Verona e alle 0930 sono già in mtb. Decido di testare il nuovo acquisto ossia il cardiofrequenzimetro e quindi metto l'orologio sul manubrio e noto che legge senza problemi il segnale inviatogli dalla cintura che ho messo attorno al petto. Ottimo. D'ora in poi sarà sempre (o quasi) con me.
Parto con l'idea di rimanere max entro i 170 bpm e quindi mi disegno in testa un giro che prevede una serie di salite e discese delle ns zone affrontate senza strafare. Salgo su da Ponte Florio e quindi in direzione San Fidenzio dove però non salgo in quanto prendo il sentiero a sx che porta a Nesente. Discesa asfaltata e via verso il Piccolo Stelvio (foto in alto) che non tradisce mai in quanto il drenaggio del terreno è eccellente e ci si infanga veramente poco. Al termine della salita la nebbia è fitta e accendo le luci intermittenti anche perchè incontro un paio di macchine oltre a camminatori e podisti che vedo all'ultimo istante.
Faccio la 1^ puttanata dell'anno decidendo di non prendere la discesa che mi porterebbe poi verso l'XC di Montorio in quanto penso sia troppo bagnata e prendo quindi il sentiero che mi porta in direzione Pradelle. Murphy con il cartello "battuta al cinghiale in corso" mi avverte di stare alla larga ma io devo concludere nel peggiore dei modi il mio giro che in quel momento era appena a metà dei 40 km previsti. Mi ritrovo in 3 tratti di fango che mi fanno perdere un sacco di tempo oltre a ridurmi in condizioni da paura. Numerose le soste per "disinfangare" la bici che in certi tratti non và proprio.
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