Oggi io e Roby (nella foto scattata nei pressi del Monte Tomba. In lontananza il Lago di Garda) abbiamo effettuato la ricognizione dell percorso lungo della Marathon Lessinia Legend 2010 nel tratto Verona - Bosco Chiesanuova ovvero là dove sarà posizionato il cancelletto che determinerà la fine o la continuazione della gara dei bikers a seconda del tempo intercorso dal passaggio dei primi. Fatti 2 calcoli, e da informazioni reperite, con partenza alle 0900 e con passaggio dei primi al cancelletto alle 1200, il limite massimo sarà pari +3h quindi il cancelletto chiuderà alle 1500. Oggi noi è come se fossimo passati a Bosco alle 1600. Incredibile, a parte alcune brevi soste per mangiare qualcosa, riempire la borraccia o mettersi la mantellina, abbiamo sempre pedalato mantenendo una media di circa 10km/h. Ma non è bastato. Voi direte: potevate andare più forte ma tra il dire e il fare ne passa. Arrivati a Bosco (e bisogna arrivarci!) la marathon o meglio l'extreme, non è finita anzi! Ecco il motivo che ci ha spinto a rimanere agili e non "bruciarci". Il bello è che siamo arrivati a casa con 92 km sulle gambe e questo senza avere nè crampi nè particolari dolori nonostante 50 km di salita. Già la salita. Praticamente cominci a massacrarti a Montorio e finisci al Monte Tomba. Interminabile. Vi sono tratti bellissimi nei boschi ma vi sono tratti da lasciarti tramortito come quello cementato ripidissimo che porta ad un rifugio di cui ora non ricordo il nome.In quel tratto ho pagato pegno perchè una volta terminato il tratto sono rimasto "legnoso" per buoni 20'/25'. Poi mi sono ripreso. La strada che da San Giorgio porta al Monte Tomba è scorrevole ma infinita, sembra quasi che non finisca mai. Comunque è stata una giornata bellissima. Partiti alle 0700 da Verona (a 1,5 km circa dalla Passalacqua) siamo alla fine rientrati al punto di partenza alle 1500 (comprese le soste e un panozzo+cocacola al Rifigio Bocca di Selva) con 92km di mtb sulle gambe. Il sellino "da marathon" che io e Roby abbiamo utilizzato è stato eccezionale e ci ha consentito di mantenere indenni i nostri glutei. Ieri avevo ritirato la bici da Todesco per la sostituzione dei cuscinetti del carro e ora la bici è veramente un portento consentendomi di essere bello comodo al posteriore (è una full) e permettendomi salite e discese senza particolari traumi alla schiena (ho sempre 47 primavere!). Certo, perdo in reattività ma chi se ne frega, vuoi mettere la comodità di pedalare 92 km, scendere e avere la schiena come se ne avesse fatto 10? Almeno questo è il mio parere. Che altro dire? Sicuramente farò la Legend fino a Bosco ma a questo punto come allenamento poi una volta arrivato o meglio arrivati proseguiremo per conto nostro e faremo ritorno a Verona. Sarà un buon allenamento in vista della Dolomiti Superbike (11/7), l'importante è mettere km nelle gambe e continuare ad allenarsi. Và da sè che non dò alcuna colpa al CO. Se hanno voluto fare un percorso estremo ci sono riusciti. Certo sarebbe stato forse più bello permettere a più persone di partecipare alla festa ma per fare ciò sarebbe stato necessario fare un percorso un pò più umano in quanto questo è veramente "leggendario". In bocca al lupo a tutti gli aspiranti leggendari e sopratutto non fatevi influenzare da quello che ho scritto in quanto molto probabilmente almeno il 50% di voi (statisticamente) ne ha più di me/noi e quindi può farcela! Dimenticavo! Vari uccellini mi hanno detto di tratti veramente difficili/ostici/pericolosi poco prima/dopo il Ponte di Veja oltre ad una salita su cui si dovrà spingere per un infinità la bici. Quindi dopo Bosco e il suo cancelletto ciò che ci sarà dopo sarà durissimo. Alla prossima butei!
venerdì 21 maggio 2010
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