All'orario prestabilito Io e Roby partiamo, prendiamo l'autostrada ma già a Soave ci accorgiamo che c'è molta più neve che dalle ns parti.Il clou doveva ancora venire perchè usciti a Montebello e presa la direzione Locara, ci accorgiamo che di neve ne era venuta giù davvero tanta, anzi tantissima. Le strade erano ancora bloccate, v'erano macchine "fuori strada" (ricordo una Mercedes), nessun mezzo spazzaneve, poche anime in giro. Io e Roby sempre più convinti di essere i soli dementi ,con voglia di fare mtb, in giro a quell'ora. Arrivati a Locara, decidiamo di parcheggiare presso la chiesa e lì ci accorgiamo che v'era un gruppo di mtbikers. Ci siamo chiesti se era il ns gruppo autoformatosi via blog/mtb-forum ma scopriamo che trattavasi dei bikers "Ciclotazze" organizzatori della GF. Rimangono sorpresi quando viene detto loro che veniamo da Verona e che siamo lì per ricognire il tracciato. Il tempo di due ciacole e cominciano ad arrivare altre macchine, una dietro l'altra. Il ns gruppo + altri mtbikers che avevano avuto la ns stessa idea ossia ricognire il percorso.
Alla fine ci ritroviamo ad essere ben 27 mtbikers (!) alla "partenza" del tracciato. Un numero considerevole tenuto conto delle condizioni meteo. Tra i gruppi rappresentati, oltre alle Ciclotazze, MTB Villafranca, Team Todesco, Fortiataola e MTB Golosine (un saluto a VanBasten71 che finalmente sono riuscito a rincontrare).
Le "Ciclotazze" ci dicono che hanno dubbi sulla percorribilità dell'intero tracciato ma che avremmo fatto delle varianti in corso d'opera là dove il percorso sarebbe stato impraticabile.
Non vì stò a raccontare l'intero giro perchè le immagini e in questo caso i video valgono più di mille parole. Andare in mtb sui sentieri con più di 20/25 cm di neve fresca è un esperienza sia in termini di emozioni che in termini di allenamento puro con la gamba che "pompa" da bestia per spingerti in piano ed in salita e con la ricerca costante dell'equilibrio per evitare di cadere in discesa e di mettere il piede a terra quando un sasso sotto la neve ti blocca. Abbiamo fatto fatica ma quest'ultima è stata ampiamente ricompensata dai paesaggi e dalle emozioni che ognuno di noi ha potuto gustarsi fino in fondo.
Alla fine non abbiamo fatto tutto il percorso per problemi di tempo e dopo essere partiti attorno alle 0900 abbiamo fatto ritorno alle 12 circa. Parliamo dei "Ciclotazze" adesso. Innanzitutto il ringraziamento mio personale ma credo di interpretare anche il sentimento di tutti gli altri mtbikers.
Questi ragazzi sono partiti con noi per poterci fare da guide durante il percorso (anche se avevamo la traccia) e sono stati capaci di organizzare, al volo, due ristori (!) con tè caldo, biscotti, patatine e vino (!).
Le "Ciclotazze" ci dicono che hanno dubbi sulla percorribilità dell'intero tracciato ma che avremmo fatto delle varianti in corso d'opera là dove il percorso sarebbe stato impraticabile.
Non vì stò a raccontare l'intero giro perchè le immagini e in questo caso i video valgono più di mille parole. Andare in mtb sui sentieri con più di 20/25 cm di neve fresca è un esperienza sia in termini di emozioni che in termini di allenamento puro con la gamba che "pompa" da bestia per spingerti in piano ed in salita e con la ricerca costante dell'equilibrio per evitare di cadere in discesa e di mettere il piede a terra quando un sasso sotto la neve ti blocca. Abbiamo fatto fatica ma quest'ultima è stata ampiamente ricompensata dai paesaggi e dalle emozioni che ognuno di noi ha potuto gustarsi fino in fondo.
Senza parole...complimenti ragazzi perchè oggi per me avete rappresentato i prototipi del mtbiker modello , appassionato e disponibile a condividere con "i foresti" le bellezze del territorio e l'amore per la mtb. Complimentoni anche al "buteleto" (10/12 anni) che per buona parte ha pedalato con noi: "traspirava" pura passione per la mtb!
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