Uscita bdc in direzione Lessinia con 2 gpm ossia Col di Pealda (1475 mt) e Bivio del Piocio (1568 mt ).
Lascio Verona ad ora di pranzo.
E' da un paio di giorni che le temperature sono calate, di giorno si sta bene e di sera non c'è bisogno di climatizzatore.
Guardo le previsioni meteo e le temperature in quota e mi colpisce l'allerta meteo relativa alle forti raffiche di vento, attorno ai 30/35 kmh.
Per evitare sorprese mi porto l'antivento e lascio a casa lo smanicato.
L'avvicinamento alla Lessinia avverrà lungo la direttrice Verona - Grezzana - Lugo - Bellori, dove la salita dolce termina per diventare più impegnativa in alcuni tratti, quale il 10% presso il Ponte di Veja
Il sole non da fastidio in termini di temperatura e a Fosse si sta veramente bene.
Da Fosse si comincia a salire in maniera più decisa ma sin da Bellori sono salito più agile rispetto agli anni passati e quindi sembra tutto più facile, in apparenza.
Il vento spazza il cielo, i panorami tolgono il fiato e il Lago di Garda sembra dietro l'angolo.
Da Fosse mi dirigo verso Contrada Tommasi e a seguire la strada, a tratti sterrata, che divide il Monte Cornetto dal Corno d'Aquilio.
Arrivo al primo Gpm del Col di Pealda e il vento è molto forte, devo stare attento a non far cadere l'antivento che devo indossare, altrimenti... si trasforma in aquilone.
Dal gpm si ha un bel panorama verso nord, che comprende la Val d'Adige ed il Gruppo della Presanella.
In discesa le forti raffiche laterali mi fanno drizzare le orecchie un paio di volte.
Arrivo a Sega di Ala e proseguo in salita verso Passo Fittanze, dove qualche centinaio di metri prima, faccio la foto - di inizio post - del confine regionale, che da anni volevo fare.
Le foto che faccio portano via una decina di secondi l'una
Che dite? Faccio male ad "abbassare la media oraria?"
Che dite? Faccio male ad "abbassare la media oraria?"
Ma chi se ne frega, preferisco una bella foto ricordo, per me e per il blog, of course.
Sosta al Baretto di Passo Fittanze, dove è tempo di una coca e di un muffin al cioccolato.
Al bar mi dicono che stanotte c'erano 10° mentre durante la mia sosta il termometro ne segnava 18°.
Lascio il baretto e, tempo di fare la prima curva, mi trovo a pedalare con raffiche forti che mi faranno compagnia fino al 2° gpm di giornata, il Bivio del Piocio.
Nel tratto Fittanze- Piocio inserisco una cronoscalata, per testare ginocchio e condizione, trovando come motivazione il non farmi raggiungere da uno stradista che, poco dopo la partenza, vedo ad un centinaio di metri dietro e che non mi aggancerà.
Dopo il gpm e' tempo di scendere verso sud, seguendo la direttrice Erbezzo, Cappella Fasani, Bellori, Lugo, Grezzana.
Arrivo a Verona chiudendo con 81 km e 1912 mt+.
Per la statistica del cardio di giornata, bpm medio di 142 e max 180
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