Uscita bdc di quelle da cerchiare sul calendario col pennarello rosso.
Avevo in testa il giro da qualche mese ma stavo costruendo la mia condizione e solo dopo diversi step, relativi a distanza ed ascesa accumulata, ho preso la decisione di farla.
Dopo le uscite bdc, dove la lunghezza delle stesse era l'obiettivo primario, ho cominciato a mettere su ascesa positiva, passando dai 2000 ai 3000 e quindi puntando ai 4000 mt+, l'obiettivo odierno.
Il mio spirito ramingo mi ha spinto a disegnare un percorso che mi ha portato parecchio ad est, scavalcando numerose valli, arrivando in provincia di Vicenza e quindi rientrando a Verona via Lessinia.
Partenza di prima mattina, direzione San Martino via Ferrazze e a seguire Quattro Strade di Lavagno, Illasi e Cazzano, dove infilo la 1^ - facile - salita che mi porta a San Felice.
Discesa e mi dirigo verso la 2^ salita che mi porterà da Cazzano a Marsiglio (circa), lungo un'interessante e non semplice salita - praticamente deserta- che, una volta in cima, mi permetterà di vedere dall'alto Montecchia di Crosara, in Val d'Alpone.
Da Montecchia mi dirigerò verso nord, lungo un percorso mai in pianura, con lieve percentuale di salita, con tratti che diventano leggermente più difficili man mano che mi avvicino a Vestenanova.
Da Vestenanova prendo la 3^ salita, che mi porterà ad Alberomatto, niente che il giusto rapporto ed una condizione normale non possano permettere di superare agevolmente.
Dal 3° gpm mi affaccio sulla Val di Chiampo, oramai sono entrato nella provincia di Vicenza.
Le gambe girano bene, io sono sempre in conserva, pedalo le salite a circa 75/80 rpm di media .
Discesa che mi porterà a nord di Chiampo e, una volta intercettata la provinciale, mi dirigo a nord, verso San Pietro di Mussolino.
Ora le cose si fanno un poco più serie perché il 4° gpm è quello del Passo di Santa Caterina.
Luca me lo aveva descritto come semplice ed un gpm della Granfondo Liotto ma quando devi fare tante salite devi rispettare tutti i gpm, tenuto anche conto che dopo Passo Santa Caterina me ne rimangono ancora quattro, di cui due impegnativi.
Prima parte più semplice, più impegnativa l'ultima parte ma arrivo su senza soffrire.
Interessante come la prospettiva delle nostre montagne da altre salite ce le faccia apparire differenti.
Al gpm (prima foto del post) ciacolo con un simpatico pensionato vicentino di Valdagno, che si occupa del prato della chiesetta.
Parliamo di montagne e sentieri della Lessinia, scambiandoci pareri e consigli.
E' stata una conversazione piacevole.
Tempo di fare un pezzo dietro front, svoltando poi al bivio, prendendo in discesa verso Altissimo e a seguire Molino dove aggancio la provinciale che mi porta a Crespadoro e a seguire direzione Durlo.
Soffrirò questo tratto, per la pendenza un poco spaccaballe (nè poco nè tanto) ma sopratutto per il caldo asfissiante che mi spinge a bere parecchio.
Fortunatamente man mano che si sale la temperatura si abbassa e arrivo a Durlo, dove inizio la 5^ impegnativa salita, lungo una stretta strada di montagna.
Nella foto si vede la Purga di Durlo e in basso a dx la strada che da Crespadoro mi ha portato ad inizio salita.
Salita più impegnativa del tratto Crespadoro-Durlo ma più piacevole per via delle temperature e che mi porterà ad agganciare, verso la fine, la provinciale che mi riporterà nel veronese e quindi al 5° gpm.
A questo punto mancano 2 km circa in salita, per svoltare a sx all'altezza del cartello di Campofontana, direzione Contrada Pelosi, dove mi attende Ale (S), in ferie per una settimana ma impegnato in lavori agricoli nella sua casa in Lessinia.
Ale mi fa trovare pane e salame e non mancano due coca cole.
Mangiamo insieme e ciacoliamo un pò.
Grazie mille.
Tempo di ripartire e prendo in discesa verso Corno Barilla e a seguire Contrada Bernardi.
Vado ad agganciare la salita che mi porterà al gpm più lungo ed impegnativo, quello di Passo Branchetto.
Fa caldo, salgo regolare, senza strappi, cercando di rimanere agile ma senza perdere velocità.
Arrivo a Velo, riempio la borraccia e proseguo per il gpm, passando chiaramente per i Parpari, dove le nostre montagne appaiono, nel loro insieme, più familiari da questa lato.
La temperatura si abbassa, ci sono 18° e si sta.... benissimo.
Arrivo al 6° gpm e sento che ho bisogno di far riposare un poco le gambe ma ora c'è una lunga discesa, verso Bosco Chiesanuova e a seguire Cerro, giusto a pennello
A Cerro svolta in direzione Val Squaranto e vado a prendere la salita che mi porterà al 7° gpm, quello di Roverè.
La quota ora è più bassa, il caldo è asfissiante e al gpm mi fermo per una coca ed un pasta.
Riempio la borraccia alla fontana e tempo di partire mi accorgo della pressione bassissima della ruota anteriore.
Veloce pit stop con una pezza adesiva, che va a coprire un forellino.
Riparto e dovrei andare a San Mauro di Saline ma sono soprappensiero e prendo invece per la Val Squaranto, via Plonech.
Il bello è che me ne accorgo...a Plonech!
Il tratto è sempre bello e poi mi dico...ma non sto andando a San Mauro!
Il navigatore nella testa ricalcola il percorso e quindi rientro in Val Squaranto...e prendo la Pissarotta.
Avevo letto che domenica scorsa molti stradisti avevano forato...quindi incrocio le dita.
Arrivo al Confin e prendo la salita per l'ultimo gpm, l'8°.
Direzione Paravanto quindi.
Supero due stradisti ma penso che non devono essere molto allenati se a questo punto dell'uscita li supero senza problemi e li stacco.
Arrivo in cima e svolto a dx, con il gpm nei pressi di Margiuri.
Basta salite.
Aggancio la strada che porta al Pian, quindi Montorio e Verona.
Chiudo con 166 km e 4431 mt+ di ascesa accumulata.
Grande soddisfazione.
Obiettivo raggiunto.
Sono stati 70 km di salita con pendenza media del 7%
Grazie ancora ad Ale per il pit stop.
Ora vediamo come sto domani a livello di stanchezza generale, potrei anche decidere di non uscire in bdc domenica mattina e riposarmi, fattore comunque... allenante
Dopotutto ho dato abbastanza oggi
Keep in touch!
e' sempre un piacere,ospitare un ramingo come te...
RispondiEliminaio, dopo 2 gg seduto sul trattore, sono andato a
fare una "sgambatina" sul pasubio. semplicemente
spettacolare senza nuvole e nebbia, appena fresco
sul dente italiano.(2220 mt).
adesso con le giornate + lunghe dell'anno, dobbiamo
iniziare a fare "sul serio" in sella...
Hai ragione, finora abbiamo scherzato... sarà il caso di fare uscite mtb più impegnative...tipo...la prossima
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