"Caron dimonio, con occhi di bragia" (Divina Commedia, Inferno, Canto III).
Caronte, il nome che i meteorologi hanno dato a questa ondata devastante di caldo, che a me pare peggio di quella del 2003.
"Occhi di brace" che mi sento addosso quando, di primissimo pomeriggio, parto in bdc direzione nord, verso la Lessinia, per cercare refrigerio che non sia quello - seppur gradevole ma artificiale - del climatizzatore, che a casa accendiamo in questi giorni dal pomeriggio alla mattina.
Verona, Grezzana, Lugo con la maglia aperta e a Bellori inizia la lunga salita che mi porterà senza soluzione di continuità ai 1560 mt del Bivio del Pidocchio, gpm di giornata.
A Stallavena il termometro del mobilificio segna 36°, idem il mio Bryton.
Quando inizio le rampe che mi portano verso il Ponte di Veja il caldo è devastante, mi sembra di essere in un microonde.
Sarà il caldo, sarà che non mi sembra di aver pienamente recuperato dalla durissima escursione in mtb di sabato u.s. ma non è che abbia questo grande colpo di pedale.
Lo cercherò per tutta l'uscita senza successo.
La sgambata di mercoledì sulla Verona - Castagnè aveva dato invece segnali di recupero quasi totale.
La sgambata di mercoledì sulla Verona - Castagnè aveva dato invece segnali di recupero quasi totale.
Oggi invece non mi piaccio per niente ma questo è quello che passa la casa in data odierna.
A Fosse la temperatura non cambia molto, ci sono 30°.
Riempio la borraccia da 950 e ne bevo un'altra fresca
Prendo in direzione Contrada Tommasi e a seguire la sezione gravel che mi porterà a Pealda bassa (1^ foto in alto).
Sono sudato fradicio e per precauzione mi metto lo smanicato per prendere la discesa che mi porterà a Sega di Ala.
Altra bevuta dalla fontana e altra borraccia.
Via lo smanicato e riprendo a salire per arrivare a Passo Fittanze.
Sosta coca e muffin mela e cannella, al fresco dei 25°.
Si riparte sempre in salita direzione il gpm del Bivio del Piocio, dove la temperatura è di 24°.
Discesa ora per rientrare a Verona via Erbezzo, Bellori, Grezzana dove mi attende un forno.
Verso la fine giro, sensazioni di quasi crampo al polpaccio dx ma il rapporto più duro risolve la situazione.
Arrivo a casa ciucciato come una mentina.
Il gps dice 81 km e 1800 mt+ di ascesa accumulata ( meno qualche metro).
Le sensazioni fisiche sono quelle di aver appena finito un lungo in montagna...che non ho fatto.
A casa, nel rispetto dell'alimentazione del cicloignorante, mi sparo una birra.
Vediamo se esco domenica mattina, il meteo previsto non sarebbe un granché.
Keep in touch!
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