Uscita mtb in versione "bitumara" quella odierna con le Kenda da 1.75 belle "dure" (al massimo quindi 4.5 bar) per un giro di circa 75 km che ha avuto, come momento clou, l'attacco alla salita Peri-Fosse. Partiti alle 1330 da Verona Est (via Fincato), ci siamo diretti verso via Mameli per poi lasciare Verona e dirigerci verso Parona e la Valdadige. Andatura sul filo dei 30 km/h che poi abbiamo ridotto all'altezza di Rivoli Veronese per attestarci sui 26 e arrivare quindi più freschi all'inizio della salita. Bella giornata di sole con temperatura sui 25° con poca umidità che invogliava a pedalare. Peccato che il debole vento contrario a volte dava qualche fastidio ma lo sapevamo in quanto su questo tratto è sempre così. Arrivati al bivio per la salita in questione abbiamo iniziato la fatica con una frase di Roby, già utilizzata dai bikers con i quali abbiamo fatto la salita a Passo Tremalzo qualche tempo fà, ossia "questa è una salita che si affronta con rispetto". E così è stato. La salita non è difficile, un mtbikers è abituato a pendenze più "aspre" ma anche questa si fà sentire ovvero "ha il suo perchè".
E' lunga 9200 metri e la pendenza media è dell'8,7%. Si parte da un altezza di 137 metri e si arriva a Fosse a 941. Si sale e io alzo lo sguardo verso la cima che sembra così vicina e così lontana. Scandisco il ritmo con Roby che segue. Man mano che si sale facciamo un pò l'elastico ed ognuno sale al suo ritmo. Nessuno dei 2 parla più, saliamo nel silenzio, il panorama è interessante ma non ci soffermiamo molto a guardarlo. Qualche macchina scende o sale ma il traffico è pressochè assente. Mi tolgo il caschetto, come mio solito sudo da bestia ma continuo ad idratarmi con la borraccia e i magici sali. I tornanti sono 11, la pendenza è più o meno costante. Ogni tanto diminuisce poi riaumenta ma sappiamo entrambi che dobbiamo arrivare al muro dell'8 km che superiamo rendendoci pienamente conto della pendenza in quel tratto. Non ci sono più tornanti ora, la strada e dritta, si continua a salire ma oramai manca poco. Siamo sudati, il bar in cima è vicino. Arriviamo, dopo 1h01' dalla partenza e non l'abbiamo salita a tutta. Tenuto conto che siamo in mtb (che pesa più di di una bdc e io ho pure una full) e con ruote non da strada (seppure scorrevoli e da 1.75) ci riteniamo soddisfatti. Arrivato in cima invio qualche sms di cui uno a Graziano (che doveva venire con noi ma ha avuto un impegno) e uno ad Alberto (ASD Butty) il quale, una volta saputo il tempo della salita mi massacra con frasi del tipo "con la graziella si fà meglio". Beh, lui la fà, se non ricordo male, in 34' quindi può permettersi la critica ma come motivatore è scarso (ah ah ah = risata). Dopotutto si sà che i puristi della bdc mal sopportano i mountain bikers! Vorrà dire che mi vendicherò a Punta Veleno, mi basterà arrivare davanti ad un bdc per godere come un matto!
Chiaramente... stò scherzando! Comunque. Arrivati al bar di Fosse una bella coca, indossiamo la mantellina e via in discesa verso Lugo, Stallavena (dove saluto Roby), Grezzana e quindi Verona. Fino a Lugo soffriamo un poco il freddo anche se abbiamo le mantelline. Segnale che la stagione stà volgendo al termine e che dalle prossime volte sarebbe meglio avere i manicotti al seguito. Domenica un altra uscita su bitume e così sarà fino alla gara di Punta Veleno, poi rimetteremo i ns 2.1 e perchè no anche i 2.3, dipende dal percorso e dalle condizioni del terreno. Dopotutto siamo mtbikers...non bitumari! Comunque mi sono divertito (sopratutto la salita ed i tratti poco trafficati) e mi sono allenato. Alla prossima!
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