Ormai è ufficiale, visto che il presidente FCI Renato Di Rocco ha già lasciato trapelare alcune indiscrezioni tramite un'intervista rilasciata ad una rivista di settore. Le Cinque Grandi del granfondismo italiano (in ordine di calendario, la GF Felice Gimondi, la Nove Colli, la GF Sportful, la Maratona dles Dolomites e La Pinarello), in accordo con la Federazione Ciclistica Italiana, hanno steso un proprio regolamento che, di fatto, vieterà la partecipazione di ex professionisti ed ex dilettanti (i Master Gold FCI), alle loro competizioni. Il caso Maccanti, che tanto ha fatto discutere in questi ultimi mesi, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sebbene il tema degli ex pro fosse già sul tavolo di lavoro di Gianluca Santilli, procuratore Federale, nonchè presidente del Petit Velò, il fatto accaduto alla Maratona, ha dato un'accelerata ai tempi, tanto che, le Cinque Grandi si sono ritrovate a Roma, con la Federazione, per stendere un documento che le proteggesse da tali incresciosi avvenimenti. Abbiamo parlato con uno degli artefici di questo progetto che ci ha illustrato i punti salienti. Eccoli. Le Cinque Grandi non accetteranno l'iscrizione dei Master Gold FCI, ovvero gli atleti ex-pro ed ex-elite, presenti nella lista pubblicata sul sito della FCI. Questi 4000 ciclisti, di cui solo una trentina abitualmente partecipano alle granfondo, dal 2011 non potranno più parteciparvi. Non ci saranno nè ma, nè se. I primi 100 del Ranking, dovranno essere sottoposti a controllo, prima della partecipazione ad una di queste manifestazioni. Quindici giorni prima della granfondo, chi dei 100 vorrà partecipare, dovrà comunicarne la volontà alla FCI, la quale lo manderà presso la propria ASL di competenza (del ciclista) ad effettuare una serie di controlli antidoping. L'iscritto dovrà quindi inviare i risultati alla FCI, la quale, attraverso il dott. Luigi Simonetto, il medico di riferimento federale per le attività antidoping, determinerà se l'atleta potrà prendere il via alla manifestazione oppure no. Non contenti di tutto questo, si andrà anche oltre. Se una ciclista non presente nei primi 100 del ranking, dovesse iniziare ad avere risultati eccellenti per un discreto periodo, questi verrà sottoposto a controllo antidoping, in una qualsiasi delle gare alle quali prenderà parte. L'operazione ha in sè un costo decisamente elevato, in quanto, come ben si sa, i vari controlli antidoping e i relativi esami presso i centri di analisi autorizzati, sono alquanto costosi. Il protocollo prevede quindi che tale spesa verrà sostenuta in parte dagli organizzatori delle Cinque Grandi, in parte dal Ministero della Salute, ma anche da sponsor privati sensibili ad attività di questo genere. Questa è l'azione di maggiore rilevanza che si è vista nell'arco di ventanni di granfondismo di massa e che riuscirà sicuramente a dare uno scossone all'ambiente, soprattutto agli alti livelli agonistici. Quarant'anni fa Neil Armstrong disse : "Un piccolo passo per l'uomo, un grande balzo per l'umanità" riferendosi allo sbarco sulla Luna. Oggi ci sentiamo di citare la frase a favore della lotta al doping nel mondo amatoriale. Speriamo comunque che le attività messe in proposito, siano mantenute tutto l'anno e che non siano solo un fuoco di paglia. Il progetto avrà sicuramente dei "buchi", ma da qui all'inizio della stagione c'è ancora tempo sufficiente per tararlo a modo e per farsi trovare pronti per la GF Felice Gimondi. Per il momento, ci mettiamo alla finestra e stiamo a vedere. (Fonte PlayFull)
sabato 11 settembre 2010
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