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lunedì 16 agosto 2010

Mondiali pista juniores: prima medaglia per l’Italia con Elena Cecchini

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Uno scratch avvincente (30 giri per 7.5 km) che regala all’Italia la sua prima medaglia in questo mondiale su pista. E’ l’udinese classe 1992, Elena Cecchini, già argento nella corsa a punti ai mondiali 2009 a conquistare il bronzo: “Ci voleva per il morale di tutto il team – dice l’azzurrina – Per me è stata una stagione un po’ difficile. All’ultimo giro si rischia molto perché alcune atlete in corsa hanno un livello alto. Come l’australiana Amy Cure già titolata lo scorso anno. Ho curato la sua ruota tenendo duro poi la britannica ne aveva di più. Sono molto soddisfatta, ora guardo al campionato europeo” – dice Elena Cecchini. Da mettere in evidenza che l’azzurrina a dodici giri dalla fine ha avuto un imprevisto con la bici: il manubrio è andato fuori asse ma l’azzurra ha continuato: “Non ci voleva. In particolare mi è mancata la sicurezza nella volata”. Questo bronzo riscatta il settimo posto nella corsa a punti:”Elena Cecchini è stata molto brava a gestire l’imprevisto tecnico – dice il CT Salvoldi – Arriviamo da una stagione caratterizzata da infortuni che non ci hanno consentito di arrivare a questo appuntamento come avremmo voluto. Una medaglia che è anche una liberazione” – conclude Salvoldi. Oro alla plurititolata l’australiana Amy Cure, il terzo in questa edizione mondiale dopo quelli vinti nell’inseguimento individuale e a squadre con due record del mondo. Argento alla britannica Harrlet Owen. Dopo aver vinto il primo round del keirin, l’azzurro Rino Gasparrini, si piazza terzo nel secondo round vinto dallo statunitense Baranoski, aggiudicandosi così l’accesso alla finale per il primo-sesto posto. Nella fase della volata decisiva scivola il tedesco Stefan Botticher che, dall’alto della pista, ed entra nella traiettoria dell’azzurro Gasparrini al massimo della sua potenza, lo investe facendolo cadere. E’ costretto a fermarsi. Per il marchigiano un mondiale amaro concluso senza la possibilità di effettuare lo sprint finale. Oro all’australiano Metthew Glaetzer. Ricordiamo che l’altro azzurrino Mauro Catellini, alla sua prima esperienza mondiale, costretto a correre ai recuperi, non riesce ad accedere poi al secondo round. Paolo Simion, il passista veloce di Castelfranco Veneto, settimo nella generale dopo le tre prove corse ieri nell’omnium, ritrova la giusta serenità: nell’inseguimento individuale, quarta prova delle sei in programma, ferma la lancetta dell’orologio a 3’22”752, un buon tempo che lo vede quinto, riconfermando il settimo posto in classifica, con 28 punti pari merito al russo Manakov. Il francese Coquard, mantiene la leadership, nonostante l’ottavo posto nell’inseguimento che conferma, ipotecando l’oro, con la vittoria allo scratch, quinta delle sei prove dell’omnium. Paolo Simion dopo una corsa caratterizzata da attacchi e fughe e realizzata sempre nelle prime posizioni della gara, chiude quarto. Nell’ultima prova, il chilometro, l’azzurro arriva settimo (1’.05.291); sigilla così il sesto posto nella generale a 39 punti. Nell’omnium donne, la padovana Giulia Donato, nonché vice campionessa di specialità, che nel giro lanciato aveva registrato un tredicesimo tempo (16.030), chiude dodicesima nella corsa a punti (0 punti) vinta dall’australiana Isabella King e sale undicesima in classifica. Leadership alla cubana Marlies Majias (4 punti). L’azzurrina arriva ottava nell’eliminazione, dopo una caduta che l’ha coinvolta insieme ad altre atlete. Sale così ottava nella generale (33 punti). Cambio ai vertici di classifica: è la britannica Lauta Trott la leader (6 punti) sull’australiana Isabella Kimg (7 punti) e la statunitense Coryn Rivera (9 punti). Domani le ultime tre prove che assegneranno il titolo mondiale. (Fonte: Sport24h)

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