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sabato 8 luglio 2017

Cactus Chronicles: bdc in guerra con stradisti crucchi (8/7, 2017)

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Uscita bdc contraddistinta da un caldone devastante che mi spinge ad abbreviare un giro impegnativo e da alcuni episodi, quali una bagarre con degli stradisti crucchi e una foratura.
Rewind....
Parto alle 0630 da Verona.
La situazione famigliare vede Erede ad Edimburgo (Scozia) per due settimane di vacanze - studio e DS in Lessinia, per un trekking con amica che la impegnerà tutto il giorno.
Io metto in agenda un'uscita impegnativa che prevederebbe un Verona - Avio di avvicinamento e poi l'impegnativa salita Avio -Rifugio Graziani e a seguire la Caprino - Prada Alta.
In teoria...
Il meteo prevede una giornata di caldo intenso con temperature oltre i 35° dalle 12 in poi in pianura.
22° alla partenza.
Da Verona ad Avio via Diga del Chievo e le ciclabili prima del Biffis e poi del Sole.
Da Rivoli ad Avio solito vento contrario, con fastidiose raffiche laterali ma ciò la mattina, per noi che pedaliamo verso nord, è un dato di fatto.
Beati Trentini che ce l'hanno sempre a favore, mattino e pomeriggio.
Sosta alla fontana di inizio salita per riempire la borraccia (che avevo già riempito a Brentino)

Inizia la salita, 22 km in totale (7% di media) che nel tratto Avio - Pra della Stua è il più impegnativo, con tratti continui tra l'8 ed il 10%.

Alla valle dei Mulini supero due stradisti e poi mi superano alcuni tirati a balestra e se io con i miei 175 cm x 70 kg sono un longilineo, i primi due sono al massimo 55 kg.

Penso che vestiti siano osceni a vedersi.
Però vanno come stukas...mah..
Nonostante l'orario (presumo molti siano trentini, dal veronese non ho visto nessuno, saranno arrivati più tardi) la salita è frequentata.

Dopo Pra della Stua, superato l'incrocio ed il lago alla mia sx,


mi aggancia e supera alla spicciolata un gruppetto di stradisti tedeschi, non particolarmente simpatici in quanto tra italiani non era mancato saluto e relativa risposta ma questi hanno tirato dritto
Poco importa...
La prima parte della salita la faccio senza divertirmi, soffro qua e là ma la svango anche se comincio ad apprezzarla dopo Pra della Stua, salendo di quota e con la diminuzione delle temperature.
Arrivo al Gpm del Rifugio Graziani.

Pit stop che prevede panetto e coca con la temperatura che restituisce un 22° di 4/5° più della norma.
Non c'è bisogno di antivento o bandana , si riparte come arrivato, più si scende e più c'è caldo.
I tedeschi (in gruppo un danese) sono ripartiti da almeno 5' ma una discesa fatta piacendomi mi permette di agganciarli  prima di Cavallo di Novezza.

Io non è che me ne fotto molto di loro, rimango dietro.
Viaggiano affiancati, le macchine e le moto in un senso o nell'altro suonano ma loro se ne fottono.
Sono in Italia, tutto è permesso...a casa loro probabilmente tutti in fila indiana.
Quando vedo che rallentano li supero.
Non l'avessi fatto!
Dichiarano la guerra...
Si scatena un bagarre senza senso, con due che sorpassano completamente a sx in curva cieca, tant'è che quando mi affiancano li guardo, facendo cenno negativo con la testa.
In un tratto che conosco bene li risupero, accelero e adios....
Fino a quando, dopo Spiazzi ...foro il posteriore...mi risuperano e...andate in mona.

Cambio camera, la bagarre mi ha fatto perdere di vista la temperatura  e quando controllo il Bryton leggo 34°... e si sentono, il caldo presenta il suo biglietto da visita
Arrivo a Caprino, caldo allucinante e siccome non me lo ha detto il dottore, cancello la Caprino - Prada Alta e prendo per Affi.
A seguire Ciclabile del Biffis ma sento la temperatura esterna (36°) - e quella interna, pari all'ebollizione - e alla fontana (l'ultima prima di Verona) metto la testa sotto il rubinetto.

Sarà poi Diga del Chievo e arrivo a Verona, dove il gps regista 38° di temperatura.

Chiudo con 145 km e 2275 mt+ di ascesa.

Sarebbero dovuti essere di più ma va bene così, non me la sono sentita di fare oggi la seconda salita con quelle temperature.
Nel frattempo...
Ds mi invia foto dal pit stop al Rifugio Scalorbi

Ale (S) continua le sue vacanze in quel di Jesolo, tra mare e passeggiate in bici con moglie e figli.
Ecco il suo Erede a Faro Pagoda

Luca (P) era alla Stambecada, la scalata in mtb da Giazza al Fraccaroli, che ha visto un centinaio di bikers pedalare fino a Cima Posta.


Keep in touch!

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