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domenica 26 febbraio 2017

Cactus Chronicles: la mtb che non t'aspetti (26/2, 2017)

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Terza uscita ciclistica in 72h.
Sulla carta la più dura, viste le tossine accumulate e visto che siamo solo a febbraio.
Alla fine risulterà quella che mi darà più soddisfazioni delle tre.
Giornata stupenda di sole e le temperature saranno più alte di qualche grado rispetto alle previsioni, con 7° alla partenza alle 0830 da Verona.
Terreno prescelto nuovamente le dorsali a nord ovest della città, quelle che batto di meno durante l'anno perché con la pioggia il fango abbonda ma in sua assenza è un territorio che rappresenta per me (ma non solo) una bella palestra per la mtb.
Monto la videocamera sul manubrio, visto che con il sole i video sono nettamente sempre più belli e posso estrapolare la foto per il blog.

Pronti via.... e sento le gambe diventare subito di marmo, come m'aspettavo. 
D'altronde l'obiettivo è fare un'uscita facendo finta di non sentire le gambe dure quindi... silenzio e pedalare.
Si sale subito, verso Forte Biondella, rimanendo parallelo alle Torricelle e quindi per sterrati e pseudo bitume arrivo a Quinto e attacco la Salita dei Porcellini.
A differenza dell'altra volta, non svolto a dx per il single super ripido ma proseguo per qualche centinaio di metri e poi svolto per lo sterrato che mi porta, sempre in salita, a riagganciarlo più in quota.

Non che la sostanza cambi di molto, mi risparmio un centinaio di metri ma quello che resta è abbastanza per far lavorare adeguatamente gambe e pompa cardiaca.

Tra pendenza è terreno sono su un simil Gosse (per chi non le conosce, probabilmente la più difficile ascesa della provincia veronese) ma con il giusto rapporto e le giuste linee si sale su abbastanza bene.
Spunto sul bitume e mi dirigo verso nord, direzione Casotti.

Su uno dei tratti di raccordo in bitume aggancio un trio di giovinastri in mtb che più che pedalare sembravano fare fatica..... a tenere a bada il testosterone.
Ad un certo punto mi riprende uno dei tre e si fa una cinquantina di metri su una ruota ridendo di gusto.

Quando si tratterà di affrontare lo sterrato che porta a Casetta una mia accelerata li staccherà e poi li rivedrò su bitume solo più avanti.
E' in quel momento che sento le gambe come nuove, fresche, leggere e da quel punto in poi cambio marcia e le sensazioni saranno sempre ottime.
Arrivato a Casotti trovo il cancello di un'abitazione chiuso e mi è impossibile agganciare il sentiero, quindi decido di tornare indietro e procedere verso Montecchio. 
In questo tratto incrocio - salutandoci a vicenda - il Papataso, in mtb insieme ad altro biker.
Il giro mi porta per single track e tratti di raccordo in bitume, a dirigermi verso ovest e quindi verso sud, verso il Monte Crocetta.
Mi appresto a godermi la discesa tecnica quando proprio alla croce aggancio un gruppo a cavallo.

Ne supero uno ma per il resto del gruppo devo accodarmi.

Vanno troppo piano e non c'è possibilità di superarli quindi dopo la prima curva mi fermo, faccio sfilare tutti e poi torno alla Croce.
Prendo il tratto fronte Croce 


per andare a prendere il sentiero



che parte dove c'è la tabella gialla

che mi permette di spuntare davanti al gruppo a cavallo e agganciare il tratto tecnico.


Spunto alla fine a Quinzano e a seguire Verona.
Ultima asperità la Salita delle Torricelle, affrontata con le gambe che andavano praticamente da sole, spingendo il 36.
In cima prendo un breve tratto in discesa e poi devio per lo sterrato che mi porterà al quartiere Biondella e quindi a Borgo Santa Croce.

Chiudo  il giro con 35 km e 1000 mt, scarsi di poco.

Cardio che restituisce 152 bpm di media e 176 max. Notare l'ora in soglia.

Molto contento di questi tre gg, sopratutto di oggi e dalla settimana prossima una delle due uscite sarà su bdc, che mi aiuta parecchio a fare fondo, utile in ottica lunghi in mtb (il 1° ad aprile) e per il primo raid mtb dell'anno (luglio), di cui ho già preparato la prima tappa.
Keep in touch!

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