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venerdì 8 aprile 2016

Cactus Chronicles: Pissarotta e vecchi ciclisti terribili (8/4, 2016)

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In teoria avevo previsto l'uscita odierna già l'altro ieri poi i Guru meteo avevano sentenziato per oggi freddo, tempesta e saette e mentalmente l'avevo cancellata. 
Questa mattina alzo gli occhi al cielo, guardo il barometro, controllo il sito meteo Arpav e vedo in real time che il meteo non è così malaccio. 
Non c'è il sole, la temperatura si è abbassata di 6° circa ma non piove e dovrebbe tenere fino a stasera. 
Sai che dico? Piatto ricco mi ci ficco.
E così decido di lasciare Verona direzione Montorio e poi di pedalare verso Pigozzo e prendere la Pissarotta, con l'idea di arrivare alla fine della salita, fare tana libera tutti e poi tornare a casetta.

Il sistema di termoregolazione mi dice di partire con estiva più manicotti e gambali + smanicato al seguito. Effettivamente non ho cannato la mise perchè al rientro stavo bene.
A Pigozzo mi aggancia uno stradista che mi desta qualche sospetto. 
Bel fisico e viso da anzianotto.
Scopro che è un pensionato di 61 anni, ex triatleta (ora solo bdc e nuoto) ed è appena tornato da due settimane di bdc a Tenerife con una gamba che lui stesso afferma girare bene, peccato per un piccolo problema di cistite ora passato.
Avrà pure 8 anni più di me ma pur ciacolando da Pigozzo a Confin i miei battiti rimangono alti perché mi tocca pedalare bene per stargli a fianco.
Al Confin ci salutiamo e lui gira verso San Rocco via Paravanto mentre io tiro dritto.
Va in mona ti e i veci triatleti del casso....
Scherzo chiaramente!
Da Confin a fine Pissarotta la strada peggiora in termini di asfalto e la pendenza aumenta leggermente.
Il ginocchio pare non avere problemi ma meglio prevenire che curare e quindi ad un certo punto tolgo il 50 e metto il 34, salendo quindi più agile.
A 1 km circa dal ponte finale, qualche rara goccia di pioggia ma quasi caduta per sbaglio.
Barrettina e quindi rientro.
Prima di Pigozzo, dietro una curva becco un gregge al pascolo mentre dopo Villa Arrighi verso la SP, sfreccia uno stradista in direzione Montorio.
Mi butto all'inseguimento e lo aggancio all'altezza della zona industriale di Montorio.
Ha una divisa di un Team abruzzese di Sulmona ma quando lo supero non si aggancia per ciucciare ruota.
A Ponte Florio rallento e comincio a defaticare andando più agile.

Arrivo a Verona e chiudo con 42 km e 570 mt+.

Cardio conseguente della salita ma che sento, uscita dopo uscita, tornare ai bpm pre-infortunio.
Per la statistica bpm medio di 143 e max 179, quindi si stanno abbassando con gli allenamenti.

Ora prossima uscita domenica mattina direzione lago.
See ya!

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