Oggi un interessante uscita in mtb "pregna" di spunti interessanti che abbracciano sia la sfera dell'etica sportiva che quella tecnica. Obiettivo dell'uscita era lo studio della tipologia di terreno della GF 3 Valli per un elaborazione prossima ventura nell'ambito della gara stessa e del Lessinia Tour in prospettiva. Non sto' qui a scendere in spiegazioni tecniche ma il tutto si può inquadrare nell'ambito di un escursione lungo una traccia registrata. Partenza alle 0730 da Verona con Roby e Luca l'Ing e rendez-vous a Tregnago alle 0815 con Michele (da San Bonifacio). Partiamo con calma alle 0830 ma gia dalle prime rampe Michele entra in difficoltà mettendosi in coda al gruppetto. Poco male perchè vera fretta non ce n'è. Lunga la salita un uccello morto per strada sarà il presagio nefasto di un uscita che non termina come dovrebbe. Salita senza patemi lasciando l'asfaltata per prendere lo sterrato della "nuova" 3 Valli. Non stò qua a tediarvi su dove è successo e come...ma fatto stà che in piena e veloce discesa, scivolo per evitare una possibile collisione con chi mi stava davanti (bisogna stare sui sentieri non prendere vie alternative...). Poco male, un grattone sulla coscia sinistra che mi costa la nuova tuta del Team Andreis, in quanto si "sbraga" sulla parte altra della coscia, mettendo a nudo parte del mio "ciapet", bello rosso di sangue e e con contorno di "pelle grattuggiata". Sento che anche la punta del piede sx ha preso una botta ma a caldo poco importa (ma dopo...). Continuamo sul bel percorso a pedalare serenamente senza massacrarci di certo ma ad un certo punto, su un leggero cambio di pendenza che mi impone di cambiare il rapporto, eccomi fermo causa rottura della catena. Poco male, c'è sicuramente di peggio nella vita e quindi tiro fuori smagliacatene e falsa maglia. Sarà che a me non è mai capitato ma almeno 30' vengono persi per riportare le cose alla quasi tranquillità. Nel mentre Luca non riesce a stare fermo e quindi torna indietro a vedere di recuperare Michele che nel frattempo avevamo perso nell'ultimo tratto.
Ripartiamo con l'obiettivo di arrivare alla macchina a Tregnago in quanto non voglio rischiare con la catena "raffazzonata" la salita del Progno di Mezzane (poi che faccio, spingo in salita per tutto il tratto se sorge un altro problema?). Quindi giù in discesa prendendo i tratti comuni della Soave Bike, della Divinus e compagnia cantando. Ma il presagio non smette. Ad un cambio di pendenza...bam, è la volta del deragliatore anteriore che piegato và a toccare la corona del 42 producendo un rumore da altoforno della Dalmine in pieno funzionamento. Una parte è piegata (credo che il tutto sia figlio della scivolata iniziale), cerco di raddrizzarla, alla fine la piego ulteriormente e si spezza. Poco male, proseguo ma tempo un paio di km...ba-bam è nuovamente la catena che si rompe su un altra maglia. Poco male, non ci penso nemmeno a fermarmi a fare una riparazione di fortuna. Quindi appendo la catena sull'albero che riporta le indicazioni di diverse GF e deciso di scendere a ruota libera per tutto lo sterrato fino ad arrivare all'asfaltata. Arriviamo quindi all'asfaltata lì dove la strada asfaltata va à sud in discesa verso Cazzano di Tramigna e a ovest sale verso Illasi. Ci fermiamo, prendo la Bemmex di Roby e parto con Michele prendendo la "classica salita" dei bdc. Roby rimane con la mia mtb e Luca mentre io e Michele iniziamo a salire, sono le 1130. Il passo di Michele è troppo lento, lo saluto e attacco la salita con furore agonistico e sparando tutto le cartucce in mio possesso. Prendo come riferimento due bdc davanti a me e mi ritrovo a fare "en danseuse" quasi tutta la salita tenendo una media dei 25km/h. Michele dietro di me è sparito, poco prima di screstare arrivo a poche decine di mt da uno dei bdc. Quindi discesa e via in direzione Tregnago in "modalità cronometro". Alle 1150 sono a Tregnago. Alle 1200 sono già da Roby che ritrovo...da solo in quanto Luca se ne è andato per conto suo, in quanto non sapeva cosa fare e non aveva nessuno che lo aspettava per pranzo...mah...! Comunque io e Roby saliamo in macchina e con in ns solito positivo spirito da ultraquarantenni facciamo ritorno a Verona. Ora la punta del piede sx mi fa male, ho applicato il "Catoxin" sulle "parti nobili" e ho dato un occhiata alla bici. Deragliatore anteriore da sostituire, 2 raggi piegati, una catena nuova in una bici che dovrei cambiare alla fine dell'anno prossimo...e se invece anticipassi? Questa settimana la decisione finale.
Ripartiamo con l'obiettivo di arrivare alla macchina a Tregnago in quanto non voglio rischiare con la catena "raffazzonata" la salita del Progno di Mezzane (poi che faccio, spingo in salita per tutto il tratto se sorge un altro problema?). Quindi giù in discesa prendendo i tratti comuni della Soave Bike, della Divinus e compagnia cantando. Ma il presagio non smette. Ad un cambio di pendenza...bam, è la volta del deragliatore anteriore che piegato và a toccare la corona del 42 producendo un rumore da altoforno della Dalmine in pieno funzionamento. Una parte è piegata (credo che il tutto sia figlio della scivolata iniziale), cerco di raddrizzarla, alla fine la piego ulteriormente e si spezza. Poco male, proseguo ma tempo un paio di km...ba-bam è nuovamente la catena che si rompe su un altra maglia. Poco male, non ci penso nemmeno a fermarmi a fare una riparazione di fortuna. Quindi appendo la catena sull'albero che riporta le indicazioni di diverse GF e deciso di scendere a ruota libera per tutto lo sterrato fino ad arrivare all'asfaltata. Arriviamo quindi all'asfaltata lì dove la strada asfaltata va à sud in discesa verso Cazzano di Tramigna e a ovest sale verso Illasi. Ci fermiamo, prendo la Bemmex di Roby e parto con Michele prendendo la "classica salita" dei bdc. Roby rimane con la mia mtb e Luca mentre io e Michele iniziamo a salire, sono le 1130. Il passo di Michele è troppo lento, lo saluto e attacco la salita con furore agonistico e sparando tutto le cartucce in mio possesso. Prendo come riferimento due bdc davanti a me e mi ritrovo a fare "en danseuse" quasi tutta la salita tenendo una media dei 25km/h. Michele dietro di me è sparito, poco prima di screstare arrivo a poche decine di mt da uno dei bdc. Quindi discesa e via in direzione Tregnago in "modalità cronometro". Alle 1150 sono a Tregnago. Alle 1200 sono già da Roby che ritrovo...da solo in quanto Luca se ne è andato per conto suo, in quanto non sapeva cosa fare e non aveva nessuno che lo aspettava per pranzo...mah...! Comunque io e Roby saliamo in macchina e con in ns solito positivo spirito da ultraquarantenni facciamo ritorno a Verona. Ora la punta del piede sx mi fa male, ho applicato il "Catoxin" sulle "parti nobili" e ho dato un occhiata alla bici. Deragliatore anteriore da sostituire, 2 raggi piegati, una catena nuova in una bici che dovrei cambiare alla fine dell'anno prossimo...e se invece anticipassi? Questa settimana la decisione finale.
Mi dispiace per la tua bici e soprattutto per te...speriamo si risolva tutto in poco tempo!
RispondiEliminaQuando la sfortuna ci si mette, fa le cose fatte bene...fino in fondo.
Penso (spero) che la compagnia abbia reso questa uscita meno deludente di quanto possa sembrare!