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domenica 18 aprile 2010

GF del Durello (S.Giovanni Ilarione, VR, 18 aprile 2010): il post gara ovvero...vincere su se stessi e la propria voglia di osare

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E' andata pure questa. Come? Di certo non guardo la prestazione e il tempo. Per me era solo allenamento e non avevo nessuna voglia di forzare e dopo aver visto il fango che c'era nemmeno di rischiare. Già il rischio. Parliamone. Premetto che il tizio nella foto non sono io ma un mtbikers tedesco (od austriaco) la cui foto ho trovato mentre facevo una ricerca di immagini di incidenti in mtb. La foto l'ho trovata ieri e devo dire che mi è talmente rimasta in testa che mi ha aiutato ad evitare di...esagerare in discesa. E' dall'anno scorso che sono migliorato molto ad andare in discesa e con i miglioramenti sono arrivate anche le cadute, i lividi, le escoriazioni. Cosa c'entra tutto questo preambolo con il Durello? Presto detto. Oggi la probabilità di cadere era veramente elevata. Le piogge degli ultimi giorni, compresa stanotte, hanno reso il percorso estremamente fangoso e viscido. Le mie intenzioni erano chiare (salvaguardare il polso ad ogni costo), il percorso lo conoscevo per la ricognizione e per lo studio sulla carta delle pendenze percentuali ma il fango purtroppo non si può addomesticare. Nella prima salita si sono scatenati in molti (la mia attuale condizione non è delle migliori) ma il peggio è arrivato con la prima fangazza e da lì è iniziato lo spettacolo. Essendomi risparmiato sulla prime salite credevo di poter recuperare qualcosa successivamente sopratutto in qualche discesina ma ho cominciato a vedere i primi voli, le prime scivolate e ho cominciato a preoccuparmi. L'immagine del biker tedesco è apparsa nella mia mente e ho cominciato ad andare di conserva. Allucinante, senza spingere , era addirittura difficile tenere in certi tratti la bici dritta. Tratti fatti a piedi, bici che improvvisamenente perdeva il posteriore, fango che "affogava" i rapporti, la catena che di tanto in tanto saltava. Ho visto un biker volare sui rovi (fortunatamente non s'è fatto nulla, tranne alcuni...buchi sulla cosce) e molti altri scivolare. Uno mestamente tornava a valle, a piedi , con la mano dolorante. Io sono scivolato una sola volta a velocità ridottissima e dalla parte sx, giusto giusto quella del mio polso sx convalescente che ho dovuto poggiare sul terreno e che mi è rimasto "caldo" per un 10 minuti almeno, spingendomi a fare ancora più attenzione. Mi sono detto: il tempo? Chissenefrega. Gli altri arriveranno molto meglio di te e magari senza cadere...chissenefrega! L'orgoglio a volte è meglio parcheggiarlo altrove. E così lemme lemme (anche se ne avevo poco di più in cascina) sono arrivato a 10km dalla fine...ma all'improvviso sento l'arrivo del crampo (sempre nel solito punto ovvero il vasto mediale dx) aumento il rapporto e spingo con più forza per "scacciarlo" dal mio corpo. Bevo un paio di sorsi e accelero. Mi dimentico che fino alla fine vi saranno tratti bastardi che in condizioni d'asciutto faresti che una goduria ma il fango...non se n'è andato. Ad un tratto in discesa trovo un numero con chip attaccato: è il  10. Me lo metto in tasca per la riconsegna. Sarà caduto ad uno dei primi. Mi ricordo che negli ultimi km vi sono dei tratti molto ripidi. Frena la mula: vorrai mica cadere alla fine? Butto le ancore e arrivo all'asfaltata finale. E' finita. Sono arrivato sano e salvo. Il polso mi brucia un pò, l'ho sforzato più del consentito. Consegno il mio chip e quello del numero 10 (mi hanno fatto mille ringraziamenti). Trovo l'amico Vittorio (Team Todesco) arrivato 15' prima di me. Due ciacole. Ci facciamo la doccia (quasi calda) e andiamo a mangiucchiare qualcosa. C'è una bella scelta di cibo e bevande. Lì becco JohnnyFix di Aspetimebike e scambiamo qualche commento. La mia bici è in uno stato orrendo e decido, vista la fila, di lavarla all'autolavaggio vicino a casa. Dò uno sguardo alla classifica e vedo che Deho ha vinto in 1h44: ma che mangiano 'sti bikers? Kriptonite? Un ragazzo mi dice che un biker si è fratturato la spalla (clavicola?). Vittorio mi dice di averne visto uno con cerotti in faccia. Accendo il cellulare e ricevo alcuni sms: mia moglie che mi chiede dove sono, Confizz che mi chiede come è andata, Scubafox del mio GS. Stefano è caduto 2 volte ma senza farsi nulla, bene. Prima di finire il post una considerazione: ma alla fine siamo arrivati in meno di 500, quindi il resto dei 1000 annunciati, togliendo anche quelli del corto, dove sono finiti? A casa o ritirati? Alla prossima butei: GF Paola Pezzo (se non piove altrimenti abdico). Domani sera caricherò il video della gara sul mio canale youtube e qui nel blog. Stay tuned!

2 commenti:

  1. Ottimo recsoconto Andrea,sei arrivato allla fine anche di questa.Io purtroppo ho ovuto abdicare, per vari motivi,il tempo ma soprattutto la voglia di vedere la prima gara di ciclismo su strada di mio figlio 7 anni...ho dovuto rinunciare a malincuore ma sai ad un figlio non si può dire no!!Di sicuro sarò alla Paola Pezzo anche con il diluvio!!!

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  2. D. sicuramente hai avuto più soddisfazioni tu. Cosa vuoi che sia una GF persa paraganonata alla gioia di vedere tuo figlio alla sua prima gara?
    Ci becchiamo (se non piove) alla Pezzo.

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