Uscita anticipata a sabato causa la prevista perturbazione atmosferica di domani che porterà pioggia a cominciare da stasera e per tutto domani. Eravamo in tanti oggi alle 0800 a Tregnago ovvero da sx a dx: Alessandro, Sergio, Dimitri, Roby, scrivente, Michele (è dietro di me!) Saverio e Manuel (oscar della volontà: si è svegliato all'alba per partire da Monselice, PD). Con alcuni è stata la prima volta che uscivamo insieme ma sono sicuro che dorainavanti troveremo la maniera di organizzare altre uscite insieme. L'obiettivo della giornata era testare il percorso (che alcuni di noi già conoscevano) e la condizione fisica. Prima di partire ho fatto un veloce briefing sul percorso avvertendo delle difficoltà e delle caratteristiche principali. L'incognita era il terreno visto che aveva piovuto fino a ieri ma devo dire che il terreno è molto drenante in buona parte del percorso e tranne alcuni punti (zone d'ombra e terreno argilloso) non ci si può assolutamente lamentare. A tal proposito, oggi ho avuto modo di apprezzare le vere qualità della mia copertura posteriore (un "carro armato" da 2.3) che a differenza della GF S.Valentino della settimana scorsa si è comportato egregiamente dimostrando di essere adatto a questo tipo di terreno. Mi ha consentito di avere un grip costante anche sulle pendenze con scarsa aderenza (fango,sassi e foglie) e mi ha consentito di scendere in velocità senza problemi con un aderenza laterale notevole (no derapate in curva). Certo pago in salita asfaltata e terreni molto battuti ma in queste condizioni ne vale la candela; certo che se asciuga il terreno allora meglio tornare alle 2.1. che avevo. Torniamo a noi. Una volta partiti affrontiamo la salita asfaltata (Tregnago- Croce del Vento) che a differenza dell'anno scorso ho preferito affrontare in agilità ben sapendo che cosa dovevamo affrontare dopo. Finita l'asfaltata una veloce discesa ci porta al tabernacolo di Sant'Anna dove proseguendo a sinistra andiamo fino al fondo della Valle Tramigna. Proprio dopo aver preso quel tratto Michele cade in piena velocità. La sportcam accesa registra la caduta e vi ripropongo la sequenza della caduta (autorizato da lui) per meglio capire la dinamica dell'incidente (cliccate sul file per ingrandirlo). Fortunatamente non si è fatto nulla e la bici è rimasta intatta. Michele dice di aver perso l'anteriore ma non si capisce dai fotogrammi. Comunque a velocità reale è stato abbastanza impressionante e tenuto conto che ha sfiorato un albero, un paletto in acciaio e il filo di ferro laterale posto a 1 mt circa di altezza...possiamo dire che Murphy ci ha messo una buona parola...
Dopo il "volo" a Michele si "spegne la luce" e da quel momento lo shock della caduta gli impedisce di pedalare come lui sà fare ma non ho dubbi che si riprenderà presto. Una volta terminata la veloce ma non tecnica discesa, inizia, a mio parere, una delle salite più toste della GF la quale si inerpica dal fondo della Valle Tramigna fino ad arrivare nei pressi delle Tre Punte di Prealta dopo aver passato Pian di Cologno e Roccolo. Arrivare in cima "sani" vorrà dire aver risparmiato "carburante". Vi sono tratti molto "tosti" con pendenze quasi al 20% che sicuramente imporranno ai meno allenati di mettere il piede a terra. Ecco il grafico delle pendenze lungo il percorso (cliccate sul file per ingrandirlo).
Oggi siamo stati bravi e siamo saliti sù bene. Ma eravamo appena ad 1/4 del percorso. Ci attendono una serie di discese dove l'errore è dietro l'angolo. Bellissime e tecniche le discese in questo tratto (come in quello successivo) che permetteranno ai più coraggiosi di recuperare o seminare altri bikers. Ho notato che siamo scesi "belli allegri" e senza paura. Tra una salita ed una discesa arriviamo quindi sulla statale nel tratto tra le frazioni di Panizzolo e Castagni dove salutiamo Sergio che causa impegni torna a casa. Noi proseguiamo e ci dirigiamo verso ovest ovvero direzione il torrente Illasi e successivamente verso nord in direzione Croce di Guala. Le pendenze non sono come quelle precedenti ma il nemico potrebbe essere in questa fase la crisi di fame e/o la cattiva gestione della gara in quanto si cominciano a fare i conti con la propria fatica. Le pendenze non sono impossibili ma in questa fase e fino all'inizio della salita del Progno di Mezzane conviene rifiatare e scalare qualche rapporto. Chiaramente io parlo agli umani, poi i "i missili" facciano quello che "madre natura" o "la chimica" gli permettono di fare. Ci attende l'ultimo tratto ovvero raggiungere il Progno, salire, screstare e scendere verso Tregnago ma oggi Murhpy è bello pimpante e si accanisce su Roby che in un batter d'occhio buca sia all'anteriore che al posteriore.
Tra una bomboletta sull'anteriore e la sostituzione della camera d'aria al posteriore passano 15/20'. Ripartiamo e ci lasciamo l'ultimo cartello della 3 Valli alle spalle ma nonostante si abbia la traccia forse la stanchezza non ci fà vedere la fettuccia posta probabilmente poco dopo il cimitero dove ci eravamo fermati per la riparazione e da dove partiva un sentiero che ci avrebbe portti verso il progno e la successiva salita in direzione Maternigo, Colonia del Sole, Le Cave, Fontana Nuova. Ma non ci dispiace perchè tira e molla manca poco alle 1200 e tutti odono distintamente le campane suonate a festa (?) dalle nostri consorti e dei nostri figli. Quindi saliamo per alcuni km lungo la strada asfaltata che ci porta al bivio posto in località S. Vincenzo da dove poi scendiamo velocemente verso Tregnago. Sono le 1215 e arrivati al punto di partenza ci salutiamo. E' stata una gran bella giornata di sole e di mountain bike passata in bella compagnia. Tutti si sono fatti un idea del tracciato e tutti siamo arrivati alle medesime conclusioni ovvero che la GF 3 Valli è un gara tosta dove non bisogna assolutamente spingere troppo all'inizio e dove un attenta gestione delle proprie forze permetterà di arrivare ancora con un pò di ginger all'arrivo. Le discese tecniche e veloci non mancano e metteranno alla frusta chi non ama questo tipo di tratti così come gli strappi con pendenze dove solo chi è allenato potrà spingere senza poggiare il piede a terra. In definitiva un gran bel percorso, a mio parere un vero percorso da mtbiker (allenato).Un ringraziamento ai ragazzi per la compagnia e per le belle ciacole. Alla prossima butei! PS: i video verranno pubblicati domani in un nuovo post.
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